
ISOLA DEL GRAN SASSO. L’integrazione e l’inserimento lavorativo del popolo ucraino profugo di guerra ospitato sulla montagna teramana sono gli obiettivi del progetto “Conoscere, Comunicare, Cooperare” promosso dall’associazione Salam e nato dal programma di accoglienza del Dipartimento di Protezione civile con il patrocinio e il finanziamento del Comune di Isola, dell’Università di Teramo e dell’Ente Parco.
Il progetto è rivolto ai molti cittadini ucraini ospitati a Isola tramite il Circolo Arci Roshanak e prevede un percorso di formazione coordinato dalla docente di filosofia politica dell’ateneo teramano Fiammetta Ricci e articolato in moduli che hanno lo scopo di valorizzare, potenziare o riqualificare le loro capacità, abilità e motivazioni per facilitarne l’integrazione e l’inserimento con una speciale attenzione alle donne, madri, figlie e mogli che hanno lasciato i mariti in guerra. Le lezioni comprendono vari corsi: intensivo di lingua e cultura italiana, empowerment individuale e collettivo, elementi di diritto del lavoro e tutela sindacale, comprensione della Costituzione italiana, prevenzione e contrasto allo sfruttamento e alla violenza intra-familiare con il Centro antiviolenza “La Fenice”, conoscenza del territorio abruzzese e tanto altro in collaborazione con le associazioni locali. «In questi giorni in cui la guerra è la sola protagonista dell’attualità un fiore di speranza sembra germogliare nella nostra montagna a riprova che un sogno di pace è possibile e una collaborazione tra enti, associazioni e realtà diverse può costruire una concreta integrazione tra popoli e culture differenti», ha detto la presidente di Salam Simona Fernandez.(a.d.f.)