TERAMO. La Procura di Vicenza ha chiesto il processo per l’uomo alla guida del furgone che il 10 dicembre del 2022 uscì fuori strada e investì uccidendolo Giacomo Torrieri, 63enne originario di Mosciano, che a Vicenza lavorava come cameriere. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 maggio e i familiari della vittima sono assistiti dallo Studio 3A. L’imputato è accusato di omicidio stradale. Secondo l’accusa col suo autocarro andava a oltre cento chilometri all’ora, più del doppio del limite consentito: in curva e con il manto stradale bagnato avrebbe perso il controllo del veicolo e travolto il ciclista. La Procura di Vicenza ha disposto una consulenza tecnica cinematica per accertare la dinamica, le cause e le responsabilità. In sintesi è emerso che l’imputato, un ghanese di 43 anni, alla guida di un Renault Trafic, alle 16.55 stava percorrendo viale della Scienza in direzione ovest-est, verso il centro di Vicenza, «a una velocità di almeno 108 km/h» scrive il magistrato nella sua richiesta di rinvio a giudizio sulla base dei calcoli effettuati dal consulente tecnico, che nella consulenza rimarca anche che il conducente dell’autocarro stava guidando il suo mezzo «a una velocità di più del doppio superiore a quella massima imposta in quel tratto di strada, ovvero 50 chilometri». Quel giorno l’uomo, dopo aver finito il suo turno di lavoro, stava tornando a casa.