
TORNIMPARTE. Continua a far discutere la questione rifiuti nel Comune di Tornimparte.
Dopo l’assemblea dei giorni scorsi, nel corso della quale i cittadini hanno contestato le scelte dell’amministrazione, il gruppo consiliare di minoranza “Speranza e futuro”, composto dai consiglieri Angelo Sarra, Gianfranco Di Benedetto, Ferdinando Carducci e Alessandro Ruzza ha presentato, nella giornata di ieri, una mozione «in merito alla tanto discussa realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti e di un centro di compostaggio in località “Felciare”. Questi interventi», proseguono i consiglieri di minoranza, «sono stati ubicati, per volontà della giunta, nel nucleo artigianale sito in località “Felciare”, a qualche centinaio di metri dalle civili abitazioni di Madonna della Strada e Rocca Santo Stefano e dallo stabilimento Farmaceutico “Sanofi”, e hanno generato un clima di grave allarme sociale venuto fuori, in questi ultimi giorni, sui social network e nella riunione che si è tenuta a Palombaia di Tornimparte il 26 marzo scorso, che ha portato alla creazione di un comitato civico con la finalità di contrastare tali opere. Con questa mozione, i consiglieri di minoranza intendono impegnare il sindaco Fiori e la giunta comunale a porre in essere qualsiasi iniziativa volta ad acquisire, al protocollo dell’ente, ulteriori offerte tecniche, da altre società che operano nel settore della gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati, seguendo il criterio della vicinanza territoriale e dandone comunicazione ai consiglieri comunali, in ogni caso, con congruo anticipo rispetto alla scadenza della convenzione per la gestione integrata dei rifiuti, sottoscritta dal Comune di Tornimparte e dalla Cogesa spa, con scadenza al 31 dicembre 2022. In tal modo l’amministrazione avrebbe diverse soluzioni tra cui scegliere la più conveniente e non solo dal punto di vista economico. In questo modo, ora, la palla passa al consiglio comunale dove i consiglieri eletti nella zona dove dovrebbero sorgere gli impianti del centro di raccolta e del centro di compostaggio hanno la possibilità di far conoscere ai propri elettori la loro volontà in merito».
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