SULMONA. La scorsa settimana era stato raggiunto dal provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ad una donna di Sulmona con cui, in passato, aveva avuto una relazione e anche al marito di lei con il quale la donna, nel frattempo, era tornata a vivere insieme. Ieri, al termine dell’interrogatorio di garanzia, il giudice per le indagini preliminari Alessandra De Marco, ha confermato il provvedimento cautelare emesso dalla procura su richiesta della polizia che ha seguito le indagini. L’uomo, G.C. 43 anni di Sulmona, che nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, in caso di incontro occasionale, dovrà mantenere una distanza di almeno cento metri dalla donna e dal marito. Inoltre non potrà avvicinarsi nemmeno ai luoghi frequentati dalle persone offese restando distante da questi, almeno 500 metri. Provvedimento che è stato impugnato dal legale dell’indagato, al tribunale del Riesame. I fatti fanno riferimento al lasso di tempo dal 2000 al 2022 quando il 43enne dopo che non si era rassegnato alla fine di una relazione con una donna di Sulmona avrebbe iniziato a tormentarla quotidianamente con messaggi e telefonate coinvolgendo nel suo comportamento vessatorio anche il marito di lei, il quale dopo un periodo di crisi si è riappacificato con la moglie ricominciando un ménage familiare normale. Un ricongiungimento che non è stato tollerato dal 43enne che, nonostante la donna gli avesse fatto capire che la loro storia era finita definitivamente, ha continuato a tempestarla di telefonate e messaggi. (c.l.)
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