CELANO. È uno dei tratti più pericolosi della Tiburtina Valeria, dove negli ultimi anni si sono verificati incidenti stradali gravi e anche mortali. È quello compreso tra l’incrocio con via La Stanga, in prossimità del casello autostradale di Celano, e la rotonda all’incrocio con via San Nicola-via Paludi. Lungo circa quattro chilometri, per gli automobilisti e i motociclisti che lo percorrono quel tratto è diventato un incubo. Del problema da tempo si sono fatti carico anche i Comuni del territorio, in primo luogo quello di Celano, intervenendo sull’Anas perché provvedesse a mettere finalmente in sicurezza il tratto della statale 5 via Tiburtina. Appello che, a quanto pare, non è caduto nel vuoto.
Ieri mattina, infatti, i progettisti incaricati dall’Anas, hanno iniziato i rilievi per poter redigere il progetto esecutivo. Sono previsti un notevole ampliamento della carreggiata, essendo quella attuale molto stretta, e l’inserimento, per limitare la velocità, anche di due rotonde negli incroci più pericolosi e critici del tratto stradale.
L’avvio dei lavori è previsto per l’inizio del prossimo anno. Infatti, bisognerà prima procedere all’esproprio dei terreni che l’ampliamento della strada rende necessario. Il costo dell’intervento, a carico ovviamente dell’Anas, calcolato inizialmente intorno a cinque milioni, con la lievitazione dei prezzi, oggi si aggira sugli otto milioni. Ma sono soldi ben spesi, perché finalizzati alla salvaguardia dell’incolumità e della vita delle tantissime persone che ogni giorno si trovano a percorrere la Tiburtina. «Siamo giunti a questo risultato», ha dichiarato il sindaco di Celano, Settimio Santilli, «grazie alla collaborazione e a un dialogo costruttivo con l’Anas, ponendoci insieme come obiettivo la sicurezza stradale degli utenti. Quello in cui speravamo ora è portata di mano. Nei limiti dei tempi tecnici richiesti per realizzare un intervento così importante, ma anche delicato, oggi possiamo finalmente affermare che l’opera si farà. E ad esserne soddisfatti non è solo Celano e l’intero comprensorio, ma anche i tanti automobilisti e motociclisti che quotidianamente sono costretti a percorrere la Tiburtina Valeria».
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