PESCARA. «L’introduzione della nuova Infrastruttura regionale di telemedicina, prevista entro il 2024, costituirà un passo significativo verso il miglioramento dei servizi sanitari e sociosanitari offerti ai cittadini, garantendone una maggiore equità e diffusione omogenea sul territorio», così si legge in una nota dell’assessorato regionale alla sanità. L’Infrastruttura consentirà agli enti sanitari e sociosanitari di erogare i seguenti servizi: 1) Televisita, cioè l’interazione a distanza e in tempo reale tra medico e paziente, per cui può essere previsto il supporto di un familiare o caregiver; 2) Teleassistenza, l’interazione a distanza e in tempo reale tra operatore sociosanitario (infermiere, fisioterapista, logopedista, ecc.) e paziente; 3) Teleconsulto, l’interazione a distanza tra medici per dialogare riguardo la situazione clinica di un paziente; 4) Telemonitoraggio, che permette la rilevazione da remoto dei parametri vitali e clinici del paziente permettendone la gestione da parte del medico.
Durante lo svolgimento delle prestazioni, professionista e paziente potranno scambiare in tempo reale dati clinici, referti medici e immagini per la migliore valutazione della condizione clinica del paziente.
A tal proposito, ricopre un ruolo cruciale anche l’integrazione prevista tra il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e l’Infrastruttura regionale di telemedicina.
I servizi di telemedicina rappresentano un mezzo per ridurre i divari geografici e territoriali armonizzando gli standard di cura, garantire una migliore esperienza di cura per gli assistiti e aumentare l’efficienza dei sistemi sanitari regionali favorendo l’assistenza domiciliare e il monitoraggio da remoto.
La Regione Abruzzo ha elaborato il primo progetto regionale di telemedicina per la gestione dei pazienti con diabete, predisposto con il supporto e il coinvolgimento dei diabetologi di ogni Asl, per favorire la condivisione di esperienze già condotte dai gruppi di professionisti aziendali e di strutturare un flusso di gestione dei pazienti, laddove possibile, uniforme nei contesti delle 4 Asl.
Nei prossimi mesi saranno, inoltre, sviluppati i progetti per le altre patologie croniche (oncologia, pneumologia, neurologia e cardiovascolare) per cui la Regione ha fissato, all’interno del proprio Piano Operativo, degli obiettivi di presa in carico in telemonitoraggio entro settembre 2026.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha destinato allo sviluppo della telemedicina, circa 1,5 miliardi di euro, con l’obiettivo di assistere 300mila persone attraverso gli strumenti di telemedicina entro il 2025 sul territorio nazionale. (c.s.)