
L’AQUILA. Tra gli altri interventi previsti dalla manovra, uno riguarda le sostanziali modifiche al reddito di cittadinanza. Con la stretta sul reddito il governo punta a risparmiare 958 milioni nel 2023. Inizia, infatti, il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito. Dal primo gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro, ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, il beneficio del reddito decade come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro. Inoltre, la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari. Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il primo gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. I risparmi di spesa verranno allocati in un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
Tregua fiscale
A partire dal 31 marzo 2023 è prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini- sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020. Per le società sportive è previsto che paghino tutti i contributi previdenziali (la scadenza era fissata al 29 dicembre 2022) e dal primo gennaio il 3% (sanzione) anticipato sugli importi dovuti al Fisco (sospesi durante emergenza sanitaria), che potranno essere corrisposti in 60 rate, con le stesse modalità previste per tutte le aziende che intendono regolarizzare la loro posizione.
Tetto al contante
Dal primo gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro. Istituito, inoltre, un tavolo permanente tra le categorie interessate per valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche tra 0 e 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Qualora non si raggiunga un’intesa sarà previsto un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro.
Riguardo agli extraprofitti delle società energetiche, nel 2023 è istituito un “contributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nel periodo 2018-2021. L’ammontare del contributo non può superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022. La tassa sugli extraprofitti si applicherà alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.
ponte sullo stretto
Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto prevista la riattivazione della società “Stretto di Messina spa” attualmente in liquidazione.(u.c.)