L’AQUILA. La legge da 12 milioni (sui 600 di crediti incagliati) che punta a sbloccare i cantieri per attenuare gli effetti dello stop al Superbonus approda martedì all’Emiciclo prima in commissione Bilancio e poi in aula. E vi arriva “fuori sacco”, con un canale preferenziale dopo la mossa del centrodestra (la norma è proposta dal presidente Lorenzo Sospiri) di mettere la firma su un provvedimento sfilato dalle mani dei 5 Stelle. Che rompono il silenzio.
«azioni tardive»
«Sulla transizione ecologica e le politiche di ecosostenibilità il centrodestra in Regione appare sempre più confuso e contraddittorio, per non dire+ allo sbando: poche idee, scarsa sensibilità e totale assenza di lungimiranza hanno contraddistinto il corso Marsilio, più ancorato a fare ostruzionismo a chi, come M5S, si è fatto portavoce delle richieste di milioni di cittadini che intento a cambiare il corso degli eventi. Adesso, con l’ennesima operazione di facciata, pur di non ammettere che i nostri programmi e le nostre istanze erano necessarie e corrette, tentano di ripulirsi la coscienza con azioni eco-friendly che, però, sono tardive e poco incisive». Lo dicono i consiglieri M5S Giorgio Fedele e Francesco Taglieri. «La maggioranza di centrodestra sta manifestando e ostentando, in giro per i territori, una presunta coscienza ambientalista tra discorsi legati all’ecosostenibilità e fantomatiche attività in sostegno. Che ciò avvenga a 5 mesi dalle elezioni è sintomatico di una disattenzione lunga 5 anni e di una volontà ipocrita di ingraziarsi una determinata categoria in vista dell’election day. Se davvero avessero avuto a cuore la transizione ecologica e l’ecosostenibilità sarebbero potuti intervenire in più occasioni, ma tutti noi ricordiamo i tentativi di ridurre i confini dei parchi, l’aver investito poche decine di migliaia di euro sulle comunità energetiche o la cecità di fronte alla legge sul reddito energetico. A marzo, durante un consiglio regionale straordinario sul Superbonus il centrodestra ci additava come dei folli e dei perditempo, supportando la linea di Giorgetti che apostrofava il 110% come un disastro per il Paese salvo essere smentito da Confindustria. Concetto da lui espresso e ribadito anche dal governo Meloni che ha parlato di bilanci disastrati per colpa del Superbonus. Il tutto col centrodestra regionale ad applaudire Meloni, Giorgetti e compagnia bella. Ora provano a recuperare il tempo perso, ma la verità è che neanche loro credono a ciò che fanno. Il nostro obiettivo è lavorare sulla riduzione di CO2 negli edifici energivori, promuovere un monitoraggio della qualità di vita dei cittadini e del loro impatto sull’ambiente, e prestare attenzione alla sicurezza delle nostre strutture, richiesta anche dall’Europa. Si sarebbe potuto agire con maggior incisività se solo questo centrodestra avesse accolto le nostre richieste».
paolucci: spot elettorale
Per il capogruppo Pd Silvio Paolucci «la proposta rischia di diventare uno spot elettorale più che una vera soluzione al problema, come ben compreso dalle imprese che avanzano dubbi. Abbiamo già posto quesiti: attendiamo risposte. Che faremo in aula? Se la norma davvero avrà la forza per dare ossigeno alle imprese siamo disposti a valutarla». (e.n.)