FRANCAVILLA. È il momento del dolore a Francavilla, ancora sotto shock per la morte di Lorenzo Giangiacomo, 24 anni, finito con la sua moto contro un palo della pubblica illuminazione in via Raffele Paolucci, nella notte tra sabato e domenica. Ieri mattina la città si è svegliata con tanti striscioni dedicati al giovane, anche e soprattutto dai tifosi del Francavilla, squadra dove Lorenzo aveva iniziato la sua carriera da portiere, prima di toccare altre realtà come Villa 2015, Rc Angolana, Sambuceto, Spoltore e Guglionesi. “Tu che sei nato dove c’è sempre il sole, la tua gioia non si può scordare”, c’è scritto su uno striscione attaccato sul sottopasso di piazza Sirena e firmato 1927. “Stare insieme a te è stata una partita”, campeggia su un altro appeso al ponte sull’Alento, mentre sul pontile della Sirena su un terzo appare un “ciao Lollo”.
Semplice ma anche emblematico, malinconico. Questo era Lorenzo. Difficile farsi una ragione della tragedia avvenuta in località Setteventi, lungo la strada che Lorenzo stava percorrendo poco dopo le 3 di notte per tornare a casa: ha toccato il guard rail con il suo scooter Kymco Xciting 400, perdendone il controllo. L’impatto contro il lampione nel giro di pochi istanti, e poi più nulla se non le lacrime e la disperazione di chi, come comprensibile che sia, non riesce a darsi pace. Sulla dinamica dell’incidente proseguono le indagini dei carabinieri: non ci sono segni di frenata o dell’impatto contro un ostacolo. Tali elementi avvalorano la tesi di una perdita di controllo accidentale, senza che il ragazzo abbia avuto la possibilità di rendersi conto o di intervenire. Se ci fosse stata un’altra auto da evitare, o un animale in mezzo alla strada, con ogni probabilità a terra sarebbero presenti tracce di frenata: un gesto istintivo, che però non c’è stato. Anche dalle telecamere poste nella zona, di fatto quelle delle private abitazioni, gli inquirenti cercano le ultime risposte per dissipare ogni dubbio.
Il tratto di strada dov’è avvenuto l’incidente è illuminato, anche se spesso chi la percorre eccede i limiti consentiti. Allo stato attuale nessuna ipotesi sul motivo che ha portato alla perdita di controllo del mezzo viene esclusa, dal malore al colpo di sonno. Risposte più chiare in tal senso potrebbero arrivare dall’osservazione cadaverica ed eventualmente dall’autopsia, tutti esami che dovrebbero essere svolti a stretto giro per poi riconsegnare la salma alla famiglia e procedere con la fissazione dei funerali.
Nel frattempo, il gruppo di amici, quello con cui Lorenzo è cresciuto, lo ricorda con un messaggio: «Lorenzo ha portato luce nella vita di ognuno di noi. Il suo sorriso, i suoi occhi, il suo amore per la vita hanno illuminato le giornate di tutti i suoi amici, della sua famiglia e di ogni persona che lo ha incontrato. Lorenzo è stato per tutti noi un vento di gioia, felicità, altruismo. È sempre stato al nostro fianco, notte e giorno, supportando tutti noi con profonda sincerità e lealtà. Ogni nostro traguardo è sempre stato anche il suo e continuerà ad esserlo per sempre. Grazie amico, rimarrai per sempre nei nostri cuori». Sono in tanti a firmare queste parole: Alessandro R., Alessandro F., Carlo, Claudio, Edoardo D., Edoardo Dz., Fulvio, Giovanni, Giuseppe, Guido, Lorenzo A., Lorenzo P., Lorenzo C., Marcello, Massimiliano, Nicola, Raffi e Vincenzo. Del resto, Lorenzo, con il suo carattere sempre solare, disponibile, altruista, di amicizie ne ha costruite davvero tante: la dimostrazione in queste ore, dove sui social continuano a fioccare post che lo ricordano. Con una frase o un momento trascorso insieme. Un momento, come quello dell’altra notte, l’unico che tutti vorrebbero cancellare.