TERAMO. Il conferimento degli incarichi per le autopsie segna il primo atto ufficiale di quella che si annuncia la complessa e sfaccettata inchiesta giudiziaria sulla strage dei Firenze, la tragedia nel cantiere Esselunga in cui sono morti cinque operai e tre sono rimasti feriti. Si comincia oggi con l’esame su Luigi Coclite, il 59enne operaio originario di Montorio residente a Collesalvetti di Livorno, e poi si procederà con le altre quattro vittime. Gli esami saranno eseguiti dai medici legali Beatrice De Frala, Martina Focardi e Rossella Grifoni dell’istituto di medicina legale di Firenze. Per ora, nonostante le autopsie siano esami irripetibili, il fascicolo aperto per omicidio colposo plurimo e crollo colposo resta contro ignoti. È ipotizzabile che già nei prossimi giorni dalla Procura fiorentina arrivino numerosi avvisi di garanzia dopo l’imponente acquisizione di atti fatti in questi giorni nelle oltre 60 aziende che, tra appalti e subappalti, sono coinvolte nella costruzione del mega edificio tra cui il gruppo Rdb Italprefabbricati di Atri.
Nella sede di Piacenza è stata realizzata la mega trave dal peso di 15 tonnellate portata nel cantiere Esselunga e che venerdì è crollata. Da ieri, intanto, dopo il recupero della quinta vittima, il cantiere è sotto sequestro. Le indagini sembrano concentrarsi proprio sul fissaggio e sulla realizzazione del manufatto la cui installazione è stata subappaltata dalla società di Atri a un’altra ditta emiliana che sostiene di averla fissata e ancorata già prima di Natale.
Ancora tutta da ricostruire la dinamica della tragedia: dalle prime testimonianze raccolte nel corso dei primi interrogatori in Procura con persone informate sui fatti, sembra che ci fossero degli operai impegnati a sistemare la trave nella mensola, al quarto piano della struttura, quando improvvisamente la trave avrebbe ceduto sotto il peso di una colata di cemento causando crolli a cascata del pilone e dei solai di altri piani. Le travi sono dei prodotti che arrivano nel cantiere già finite: è ipotizzabile che tra le consulenze che saranno disposte dai magistrati in questa prima fase ci sarà anche quella per analizzare il materiale utilizzato per realizzare questi manufatti come si intuisce dall’acquisizione delle schede tecniche del manufatto realizzato nella sede di Piacenza. Così come, è prevedibile, consulenze tecniche saranno disposte sulle modalità di installazione. L’edificio in cui è avvenuto il crollo si trova nel quartiere Novoli di Firenze. Dal 1936 e fino agli anni settanta è stato un panificio militare. Negli anni è stato utilizzato anche come deposito e magazzino.
La società committente dei lavori è la Villata spa, immobiliare di investimento e sviluppo controllata da Esselunga con sede a Milano. E da ieri davanti al cantiere chiuso sono comparsi i primi mazzi di fiori a ricordare chi, ancora una volta, non è tornato a casa dopo il lavoro.(d.p.)
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