PINETO. C’è uno stop procedurale al completamento delle opere di difesa della costa nord di Pineto. Il comitato Via (valutazione d’impatto ambientale) della Regione Abruzzo in merito alla realizzazione del terzo lotto di opere anti-erosione sul litorale nord fino alla foce del Torrente Calvano ha chiesto ai progettisti un’integrazione della documentazione: vanno evidenziati gli effetti che le nuove barriere potrebbero generare sulla spiaggia sud. Il valore dell’opera ammonta a circa due milioni di euro e riguarda la fetta più rilevante della zona in cui va contrastata l’erosione, interessando il tratto da via Piemonte fino al torrente Calvano. Il progetto prevede barriere emerse che disteranno dal bagnasciuga circa cento metri. La stessa Regione a fine settembre aveva consegnato i lavori per la realizzazione del primo e secondo lotto, per un importo di circa un milione di euro: 450 metri di barriere sommerse a partire dal primo pennello a nord fino a via Piemonte. Il comitato Via ritiene necessario integrare lo studio d’incidenza con quanto richiesto dal Parco marino del Cerrano e la documentazione dovrà essere trasmessa entro e non oltre 20 giorni a partire dal 26 ottobre. Le motivazioni sono: «Il progetto delle opere non riporta valutazioni esaustive sugli impatti ricadenti nel Sito d’interesse comunitario (Sic) Torre del Cerrano e i relativi habitat e specie di interesse. Le valutazioni riportate non sono mai specificamente riferite agli habitat e alle specie di interesse comunitario e talvolta partono da presupposti errati. Il progetto non effettua descrizione né quantificazione né determina la durata degli effetti di erosione e di sottrazione degli habitat sul Sic Torre del Cerrano ascrivibili all’esecuzione delle opere previste, riportando unicamente valutazioni relative all’area di intervento che non è oggetto di valutazione di incidenza e non sono descritte le ricadute degli effetti mitigatori» .
Domenico Forcella