MONTEREALE. Hanno pregato ininterrottamente per la pace nel mondo e per il prossimo. Nel silenzio e nel nascondimento della clausura. Ma quella pace, oggi come ieri tanto desiderata, proprio loro sembrano non trovarla neppure da morte. Le bare di nove monache di clausura del monastero cistercense di San Leonardo di Montereale – venduto a un gruppo britannico che, probabilmente, lo trasformerà in un luogo di ricettività – sono state spostate al cimitero della Madonna in Pantanis. Non c’era più posto, dunque, per quella cappella nel recinto della clausura con le spoglie delle monache lì vissute. Fondato nel 1440 dai benedettini, scampato alla furia di 5 terremoti (1600, 1703, 2009, 2016 e 2017), dopo i quali è stato sempre ricostruito, a carestie e saccheggi, come quello del 1550, quando una masnada di banditi irruppe nelle sacre mura seviziando e uccidendo molte suore, sul monastero è calato ora definitivamente il sipario. Ma sulla decisione – presa dalla casa madre di Roma, facente capo al monastero di Santa Susanna – di seppellire le suore in campo aperto, nello spazio di tre metri per tre, per ora senza simboli religiosi, infuria la polemica.
«azione indecorosa»
Insorgono i familiari di alcune delle monache e i fedeli abituali frequentatori del monastero rimasti sempre vicini alla famiglia religiosa, anche dopo il 2014, quando si chiusero per sempre le sue porte col trasferimento a Roma dell’ultima monaca rimasta. «Un atto scandaloso», tuonano i fedeli. «Una traslazione senza preavviso, senza la dovuta solennità né il decoro richiesto: siamo indignati». Alla richiesta di spiegazioni, alcuni fedeli si sono sentiti rispondere, in sostanza, che “polvere siamo e polvere ritorneremo”. Quindi, nessuno spazio per la mediazione. Venduto (nel centro dell’Alta Valle dell’Aterno si parla di una cifra intorno ai duecentomila euro) il monastero, sgomberati i locali dagli arredi sacri più preziosi, l’immobile che fu salvato da una donazione di Margherita d’Austria, figlia naturale dell’imperatore Carlo V, è ora pronto a una nuova destinazione. Ma lo spostamento delle bare, avvenuto di sabato e passato inizialmente sotto silenzio, è destinato a fare rumore.
il comune blocca tutto
Il caso è in mano al Comune di Montereale. Il sindaco Massimiliano Giorgi sta seguendo in prima persona la vicenda che turba i cittadini. All’ufficio tecnico è pervenuta, da Roma, un’istanza per la traslazione. L’iter autorizzativo è stato incardinato, ma è sulle modalità d’esecuzione che il Comune vuole vederci chiaro. I lavori sono stati bloccati per accertamenti. Nel giugno 2014 si chiuse per sempre l’antico portone del monastero. L’ultima suora rimasta, a malincuore, dovette trasferirsi nella casa madre del sacro ordine cistercense di Santa Susanna di Roma. Ma volle tornare un’ultima volta a San Leonardo. Nel novembre 2020, con una cerimonia privata, fu tumulata, per il suo desiderio espresso in vita di riposare per sempre tra quelle mura, madre Maria Bernarda Di Piero, classe 1929, originaria di Collicello di Cagnano Amiterno, ultima badessa. Era lei ad accogliere i fedeli col saluto “Sia lodato Gesù e Maria” e a offrire tè caldo e tisichelle, i biscottini all’anice fatti in casa. Ora, invece, ai familiari e ai fedeli amici delle monache resta solo tanta amarezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA