AVEZZANO. Le pratiche edilizie legate ai bonus crescono in modo esponenziale. Ma mancano i manovali nei cantieri. E gli addetti alle pratiche negli uffici comunali. Così si dovrà correre ai ripari per accontentare le tantissime richieste. Temi affrontati nel corso di un confronto tra Comune di Avezzano e Ance L’Aquila (Associazione nazionale costruttori edili). Due le soluzioni prospettate.
I NUMERI
Il boom di domande per il bonus 110% – solamente ad Avezzano, nei 12 mesi del 2021, sono state presentate 400 domande – sta mandando in affanno sia le imprese (dove mancano gli operai) sia l’Ente (per la carenza di personale che deve sbrigare le pratiche). Tutto ciò rallenta l’iter burocratico e rischia di far perdere le agevolazioni a chi è intenzionato a ristrutturare anche gli edifici usufruendo degli incentivi. «Solo nell’ultimo anno», ha tenuto a rimarcare l’assessore ai Lavori pubblici, Emilio Cipollone, «sono arrivati sulle scrivanie dei tecnici comunali 400 procedimenti connessi all’Ecosisma bonus. Un volume notevole di investimenti privati se si considera che ogni intervento viaggia in media sui 500mila euro di spesa». L’organico del Comune, come fa sapere lo stesso Ente, «è sotto pressione» per il rilascio dei tanti permessi a costruire, condoni e altri atti.
COSA SI PUò FARE
Per quanto riguarda il Comune, si sta pensando di rivolgersi a esterni «stipulando convenzioni con strutture pubbliche o private, anche universitarie, e tramite figure già preparate tecnicamente». Sul fronte uffici, a detta del Comune, «è più complessa la parte relativa ai permessi di costruire, alla Scia (alternativa al permesso di costruire ed in cui è prevista la demolizione e ricostruzione), agli accessi agli atti e ai condoni edilizi le cui richieste sono esplose». In Comune «le competenze ci sono, ma l’organico è sotto pressione e allora, in presenza di vincoli a nuove assunzioni, si sta pensando di rivolgersi all’esterno per il tempo necessario a dare ossigeno agli interni grazie a convenzioni con strutture pubbliche o private, anche universitarie, e tramite figure già preparate tecnicamente». Ma anche l’Associazione dei costruttori è pronta a fare la sua parte per la formazione intervenendo, sempre in collaborazione con il Comune, per “mettere in aula” e formare persone disoccupate, inoccupate con percorsi di 80 ore (realizzabili anche in due settimane) in sinergia con Ente scuola edile e il suo presidente Sergio Palombizio. Si pensa ai percettori del reddito di cittadinanza ma non solo, per un inserimento momentaneo, ma che potrebbe dare, in prospettiva, un impiego a più lungo termine. Presenti al vertice in Comune il vicesindaco facente funzioni di sindaco, Domenico Di Berardino, il presidente del consiglio comunale Fabrizio Ridolfi, gli assessori Loreta Ruscio, Emilio Cipollone e Pierluigi Di Stefano e i dirigenti Tiziano Zitella, Antonio Ferretti e Mauro Mariani; per Ance L’Aquila sono intervenuti il presidente Gianni Frattale, la vicepresidente Roberta Palermini e il componente del consiglio direttivo Bruno Cairoli.
«CAMBI IN CORSA»
«Il Paese intero non era preparato», hanno ricordato Frattale e Palermini dell’Ance, «a quest’onda improvvisa che si è alzata con gli incentivi messi sul piatto dal governo e ora dobbiamo migliorare in corsa».
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