PESCARA. Se entro maggio l’accorpamento degli istituti comprensivi 1 e 7 non verrà rivisto, la fusione diventerà definitiva. È quanto emerso ieri in Comune, durante la commissione Controllo e garanzia convocata dal presidente Piero Giampietro. A mettere in evidenza la centralità del fattore tempo attorno alla vicenda è stata Maria Rosaria Morena, funzionaria dell’ufficio scolastico provinciale ascoltata in commissione.
TEMPI STRETTI. La riunione di ieri aveva lo scopo di analizzare l’evoluzione delle iscrizioni nei comprensivi della città. In particolare, sotto la lente di ingrandimento sono finiti proprio l’1 e il 7, che dal prossimo anno diventeranno un unico istituto, secondo quanto deciso in una delibera regionale che ha scontentato tutti. Le polemiche sono scoppiate con violenza, tanto da finire al centro di un consiglio comunale straordinario, il 24 gennaio scorso, durante il quale maggioranza e opposizione avevano chiesto l’annullamento dell’atto. In quella sede anche il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, evidenziò la necessità di rivedere la delibera firmata dall’assessore regionale Piero Quaresimale, che aveva salvato solo le scuole della provincia di Teramo dagli accorpamenti.
Da allora, però, non c’è stato nessun provvedimento dalla Regione, motivo questo che ha indotto il sindaco Carlo Masci a chiedere alla dirigente dell’avvocatura comunale di impugnare la delibera. I tempi però sono strettissimi. Se la Regione non dovesse fare retromarcia entro maggio, o se l’iter in tribunale non dovesse trovare una risposta entro quel mese, per la funzionaria dell’ufficio scolastico diventerebbe praticamente impossibile non procedere all’accorpamento.
NUMERI STABILI. «La nota positiva, per il momento», analizza Piero Giampietro «è che sul fronte iscrizioni questa decisione non ha ancora generato grosse ripercussioni. Questo perché, per quest’anno, le domande sono ancora gestite dalle due dirigenze, il che con ogni probabilità ha mantenuto intatto il quadro complessivo».
COMPRENSIVO 4. La seduta della commissione, voluta dalla consigliera comunale Stefania Catalano, è stata l’occasione per il fare il punto anche sulle iscrizioni del comprensivo 4, che include la Silone (infanzia e primaria) e la Pascoli (media) che ogni anno fanno il boom di iscrizioni. Dello stesso istituto fanno anche parte la media Michetti, l’infanzia Rigopiano e la primaria San Giovanni Bosco, da alcuni anni sistemate a Villa Fabio, dopo che nel 2019 venne chiusa la primaria, per l’inagibilità dell’edificio, e nel 2020 la Michetti, che è oggetto di lavori di ristrutturazione fermi da mesi. «Doveva essere una soluzione provvisoria», lamenta la dirigente Daniela Morgione, «e invece sono passati anni e siamo ancora nella stessa situazione e perdiamo continuamente iscritti». La Pascoli e la Silone ogni anno vedono formarsi 5-6 nuove prime (sia nella media che nelle elementari) e in più ci sono 7 sezioni della infanzia. A Villa Fabio la situazione è diversa. «Quest’anno abbiamo riconfermato le classi che avevamo», spiega la dirigente, «cioè due sezioni dell’infanzia. Poi abbiamo 4 classi alla primaria, perché l’anno del trasferimento a Villa Fabio abbiamo perso una prima elementare, e poi abbiamo tre classi della Michetti. Per il prossimo anno formeremo una prima alla primaria, mentre per la media Michetti siamo in dubbio».
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