Settemila bambini speciali da proteggere e tutelare nell’inserimento e nel percorso scolastico. Dal diabete al disturbo dello spettro autistico alle altre problematiche dell’infanzia legate all’apprendimento, al linguaggio, all’alimentazione. Di questo piccolo esercito, 570 sono i bimbi diabetici. L’inserimento del bambino con diabete nella scuola è stato il tema del convegno a cui ha partecipato la garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Maria Concetta Falivene che si è svolto a Francavilla.
come aiutare i piccoli
Nel corso dell’iniziativa, organizzata dal Servizio regionale di Diabetologia pediatrica dell’Asl 2 Abruzzo, diretto dal dottor Stefano Tumini, sono stati esaminati i punti salienti di uno dei tanti aspetti socio-sanitari inerenti ai minori. Lo comunica la garante Falivene, che evidenzia come, «grazie all’opera del dottor Tumini, «il tavolo di lavoro abbia affrontato la materia sotto il punto di vista dell’epidemiologia del diabete in Abruzzo, dell’impatto dei nuovi farmaci per la cura dell’ipoglicemia, delle nuove tecnologie applicate al diabete e la loro influenza sull’interazione tra scuola, famiglia, alunno e team di cura, oltre ad alcune tematiche emergenti quali la divulgazione audiovisiva al servizio del diabete infantile, gli aspetti relativi allo stress degli insegnanti, alla prevenzione del bullismo anche con ricorso alla “peer education” (educazione tra pari, ndr), e non ultimo gli aspetti normativi e medico-legali. L’argomento centrale del confronto-dibattito ha riguardato la formazione del personale scolastico (dirigenti, insegnanti, assistenti e personale Ata) il cui auspicabile potenziamento», sottolineano la garante e il dottor Tumini, «si associa a un necessario miglioramento della qualità di vita delle famiglie e del controllo metabolico degli alunni con diabete, in conseguenza dell’efficace prevenzione delle ipoglicemie e del controllo glicemico durante l’orario scolastico che, com’è noto, rappresenta il 20 per cento della giornata del piccolo alunno».
il tema dei materiali sanitari
«È evidente», specifica Tumini, «come un’incompleta conoscenza del diabete infantile comprometta la possibilità per gli insegnanti di poter svolgere la propria funzione di educatori, in assenza di paure e stress». «Un inserimento scolastico efficiente dell’alunno con diabete», aggiunge Falivene, «permette, inoltre, anche la prevenzione di forme di bullismo di cui sono spesso oggetto i bimbi e i ragazzi affetti da patologie croniche». Si è affrontato anche il tema delle modalità di fornitura del materiale sanitario alle famiglie che a breve verrà semplificato. «Dobbiamo supportare le famiglie: genitori e bambini che affrontano una fragilità – in Abruzzo abbiamo oltre 7.000 bambini speciali – e semplificare anche nel quotidiano il loro vissuto. La Regione Abruzzo è molto attenta alle problematiche che vivono i genitori. Infatti, la consigliera Sabrina Bocchino e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri sono firmatari di una proposta di legge nazionale che agevolerà l’ingresso al lavoro dei genitori di bambini diversamente abili». La dottoressa Teresa Ciociola ha dichiarato: «Poniamo la centralità sui ragazzi, attraverso il superamento dei limiti imposti dalle competenze e dalle paure di chi è chiamato a prestare cure in ottica di rete a vantaggio delle famiglie, che si tratti di scuola o sport, tutti insieme per rimuovere le barriere». Il convegno, che ha ricevuto il patrocinio del ministero, del Consiglio regionale e dell’assessorato alla Sanità, ha visto la partecipazione di esperti di livello nazionale.
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