CASALBORDINO. È Francesco De Marzo il perito super partes che dovrà stabilire quali furono le cause delle violenta deflagrazione alla Esplodenti Sabino di Casalbordino che il 21 dicembre 2020 costò la vita a tre operai, Carlo Spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo. In un primo momento era stato indicato l’ingegnere Luigi Di Paolo che ha tuttavia rinunciato all’incarico. L’ingegnere De Marzo ha giurato ieri mattina davanti al giudice del tribunale di Vasto Anna Rosa Capuozzo. La nomina del perito si è resa necessaria a causa delle conclusioni contrastanti delle perizie eseguite dalla Procura e dagli indagati. La vicenda vede indagate nove persone. Per la Procura ci fu negligenza, imprudenza, imperizia e colpa specifica degli accusati. Avrebbero dovuto controllare le lavorazioni. Diametralmente opposte le conclusioni dei periti degli indagati, Adolfo Bacci e Luca Minestrini. Il perito super partes avvierà immediatamente la propria consulenza.
Ai primi di ottobre, il giudice Capuozzo ha preso la decisione dopo avere valutato i risultati delle due perizie che avevano portato a risultati differenti. I nove imputati devono rispondere a vario titolo di omicidio colposo plurimo aggravato, perché commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e disastro colposo.
Tra gli accusati c’è anche la stessa Esplodenti Sabino per responsabilità amministrativa. (p.c.)
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