ROSETO. Terza rissa sul lungomare centrale in meno di un mese e a Roseto è allarme sicurezza. L’ultima è avvenuta martedì sera quando, intorno alle 23, un gruppo di ragazzi del posto e un altro composto da marocchini ed egiziani, complessivamente un quarantina molti dei quali minorenni, si sono affrontati a colpi di spranghe e cinture lungo il tratto che va dal lido La Lucciola allo stabilimento Maristella tra la paura di residenti e turisti. «È la terza volta che accade e non è possibile che non ci siano controlli», dicono alcuni balneatori della zona centrale, «ben vengano le serate per i giovani, alcune anche nei nostri lidi, ma nel dopo serata c’è bisogno di regole e controlli, altrimenti vige l’anarchia».
La rissa, secondo diverse testimonianze di cittadini, è partita dalla spiaggia del lido La Lucciola, per poi spostarsi sul lungomare centrale. Sul posto, intorno alle 23.30, sono arrivate due pattuglie dei carabinieri di Roseto e una pattuglia della polizia stradale di Giulianova ma poco prima tutti i ragazzi si sono dileguati in spiaggia e verso nord. «Ci siamo chiusi dentro per paura», continuano i balneatori, «e tutti ci siamo molto spaventati». Oltre ai balneatori, anche diversi residenti della zona centrale del lungomare protestano per questa situazione. Mancano inoltre, sul lungomare, le telecamere di videosorveglianza. Quelle presenti nella pineta, in via Latini, alla stazione e in piazza Dante, non sono funzionanti e così i controlli per le forze dell’ordine diventano difficili. Inoltre in città manca un posto di polizia, i carabinieri sono pochi e i vigili urbani sono ridotti all’osso.
«Mi dispiace per ciò che è accaduto», dice il sindaco Mario Nugnes, «abbiamo a disposizione dei fondi per la digitalizzazione e parte di essi potremo usarli a breve per ripristinare il funzionamento delle telecamere di videosorveglianza già esistenti. Poi, intercettando altri fondi, sicuramente penseremo a installare altre telecamere sul territorio». Sulla questione interviene anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Francesco Di Giuseppe.
«Chiediamo da mesi ormai più sicurezza in città e l’attivazione di un posto di polizia per la seconda città della provincia di Teramo», evidenzia Di Giuseppe, «non dimentichiamo però la situazione critica dei vigili urbani, troppo pochi per la nostra città. Piazza Ponno, ad esempio, ogni sera è un delirio per i parcheggi. Roseto era conosciuta come la città più sicura sulla costa e con l’amministrazione Nugnes sta perdendo anche questo primato».
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