
PESCARA. Nasce l’oratorio della parrocchia di San Paolo apostolo, in via Montanara. L’iniziativa è stata fortemente voluta da don Ezio Di Pietropaolo, che cura anche le anime della chiesetta del Gesù Bambino, in via dell’Emigrante. Un ritorno al passato, la creazione di un oratorio, nell’era dei social network e dei telefonini che tengono incollati sullo schermo anche i più piccoli a caccia di video su TikTok. Il recupero della socialità, dello studiare insieme e del guardarsi in faccia, sono i principi alla base della nascita della struttura nel quartiere dove vivono diverse famiglie bisognose.
Per il dizionario, l’oratorio – un termine che appare preso in prestito dal passato ma che torna d’attualità – è «un edificio o ambiente nelle vicinanze della chiesa parrocchiale, destinato all’insegnamento della dottrina cattolica e a varie attività ricreative per i ragazzi». I bambini della zona, tra la strada parco e la Nazionale, si riuniscono nei locali parrocchiali, due volte a settimana, e fanno il doposcuola insieme agli insegnanti in pensione che hanno accettato di mettere il loro tempo al servizio della collettività. «E io li ringrazio», dice don Ezio che lo scorso anno ha ospitato in parrocchia le famiglie ucraine sfollate dalla guerra, «per tutto ciò che fanno per i bambini, una decina, che si alternano due volte a settimana a seconda delle loro esigenze, per venire a studiare inglese e matematica, fare musica e socializzare». Il luogo di incontro è l’oratorio nato per dare sostegno alle famiglie in difficoltà. Quelle tante che don Ezio aiuta ogni giorno con semplicità e gioia: «Sono una sessantina le persone sole, disoccupate, che hanno perso il lavoro da poco», rivela il parroco, «che ogni giorno si rivolgono a noi per ricevere aiuti come il pacco di pasta o sostegni per pagare le bollette e gli affitti». Doni che sono resi possibili «con l’enorme generosità dei nostri parrocchiani ai quali non finirò mai di dire grazie per l’impegno profuso». E poi, in sostegno, arrivano i pacchi del Banco Alimentare e l’operatività della Caritas diocesana che non lascia mai indietro nessuno.
Le persone bisognose del quartiere si rivolgono al centro Caritas di Zanni o alla chiesa di San Paolo per avere i pacchi alimentari oppure si recano dalle Vincenziane, in via dell’Emigrante, se hanno bisogno di vestiti anche per i bambini. Il centro caritatevole è aperto il mercoledì.
Nell’aprile dello scorso anno don Ezio ospitò per mesi una famiglia ucraina con figli e nipoti negli alloggi parrocchiali, 4 stanze, un bagno, una cucina e i frigoriferi riempiti di ogni ben di Dio. I profughi sono tornati a casa, a Ivano Frankivsk, ma prima di andare via hanno ringraziato il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo: «Siamo arrivati a Pescara dopo aver vissuto per giorni nelle cantine buie e al freddo, senza aria, acqua, cibo e coperte per scaldarci. Don Ezio ci ha accolti a braccia aperte, non lo dimenticheremo mai».
La parrocchia darà il via il prossimo 26 giugno (fino al 1° luglio) alle celebrazioni in onore di San Paolo con la messa del vescovo Tommaso Valentinetti prevista per il 30 giugno alle ore 18.30.