ROSETO. I consiglieri di opposizione Teresa Ginoble, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini chiedono al Comune di rinunciare agli 817mila euro di fondi Pnrr per la realizzazione del polo tecnologico e compostiera di comunità in zona autoporto. «Sorgerebbe una discarica e vogliamo scongiurarlo», affermano, ma per “Spazio civico”, che sostiene l’amministrazione, si tratta di «inutili allarmismi». I tre consiglieri di opposizione hanno chiesto la convocazione di un consiglio straordinario per discutere della questione e c’è anche una raccolta firme contro la realizzazione dell’opera. «Un consiglio comunale per avere la certezza della loro posizione su questa discarica, perché altro non è che una discarica», ribadisce Ginoble, «tutti i rifiuti dei Comuni associati finiranno lì e la compostiera di comunità servirà invece per l’umido delle frazioni. Per averla occorre un progetto molto ampio per non far sentire gli odori. Verrebbe collocato il tutto in una zona come l’autoporto dove ci sono imprese e abitazioni e vicino anche a un ristorante e all’uscita autostradale».
Petrini ricorda che sull’area in cui dovrebbe sorgere il polo c’è un contenzioso. «Quel terreno è oggetto di usucapione», ricorda, «dare un’impronta del genere sarebbe squallido per Roseto, l’area sarebbe degradata». Petrini fu promotore, con l’allora amministrazione Di Girolamo, della realizzazione di un centro di raccolta e uno del riuso a Fonte dell’Olmo il cui cantiere è in abbandono. «Hanno fatto un casino per la realizzazione di quell’opera che era un servizio per la città», afferma, «ci sono azioni abbastanza pesanti che il sottoscritto sta facendo e qualcuno se ne assumerà la responsabilità». Pronta la risposta di “Spazio civico”. «Affermare che nella zona dell’autoporto sarà realizzata una discarica a cielo aperto è una enorme falsità che genera confusione e disinformazione tra i cittadini, così come lo è dire che la stessa area sarà riservata al conferimento dell’umido», evidenzia, «non esiste alcun progetto approvato e quindi non è stata fatta alcuna scelta specifica da parte dell’amministrazione». Intanto per domani sera è stato convocato un incontro con i rappresentanti dei consigli di quartiere alla presenza dell’architetto Simona Mantenuto, direttore esecutivo del contratto. «In quell’occasione si farà di certo chiarezza», conclude “Spazio civico”.
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