
L’AQUILA. Cambiano le regole sui commissariamenti – da parte del Comune dell’Aquila – dei consorzi che nonostante i solleciti non portano avanti la ricostruzione degli aggregati nei centri storici. In apparenza sono delle modifiche minime che, però, incidono su due scelte fondamentali che il commissario, individuato per sorteggio all’interno di un elenco di quasi 500 persone, deve fare dopo l’insediamento: quella dei tecnici per la progettazione e dell’impresa per i lavori. La modifica riguarda tre commi contenuti negli articoli 13 e 14 del disciplinare approvato nel 2021. In sintesi: i commissari, grazie alle recenti modifiche, potranno assegnare la progettazione “dopo attenta valutazione” anche al tecnico o ai tecnici che a suo tempo erano stati incaricati dal consorzio commissariato. E questo per evitare sia di dover ricominciare da capo (con notevole perdita di tempo) e sia di dover pagare il lavoro due volte (una al tecnico incaricato dal consorzio e un’altra a un tecnico – diverso – scelto dal commissario). Questione che fra l’altro rischiava di aprire infiniti contenziosi. L’articolo 13 secondo comma ora recita: «Il commissario potrà, a seguito di opportune valutazioni, riassegnare l’incarico ai tecnici precedentemente individuati dal consorzio o procedere a nuova selezione. In caso di nuova selezione, nel rispetto del principio di rotazione degli incarichi, il commissario dovrà verificare, prima della trasmissione dell’invito ai tecnici, in sede comunale, se i nominativi dei professionisti individuati risultino già contrattualizzati da altri commissari a seguito di selezione. Sulla base del riscontro del Comune dell’Aquila, il commissario potrà procedere con i relativi inviti. Il commissario, sia in caso di riassegnazione dell’incarico al tecnico precedentemente incaricato dal consorzio sia in caso di nuova selezione, dovrà sempre tempestivamente comunicare al Comune il professionista individuato, il quale a seguito di procedura di selezione non potrà, fino alla conclusione del servizio affidato, essere invitato dagli altri commissari».
Quindi potrà avere un secondo incarico solamente se avrà completato il primo.
LE IMPRESE
Inoltre, in base al vecchio disciplinare il commissario non poteva incaricare una ditta che aveva avuto, da altro commissario, un precedente incarico. Questo per evitare troppi affidamenti a una stessa impresa.
Con la recente modifica si prevede che a una stessa impresa possono essere affidati più lavori a patto che il cantiere precedentemente avviato sia concluso. Si legge infatti all’articolo 14 comma 5: «Il commissario comunica tempestivamente al Comune dell’Aquila l’impresa affidataria dei lavori, al fine di permettere all’Ente di coordinare le successive procedure di assegnazione dei lavori, nonché procedere all’immediato caricamento sul portale dedicato del relativo contratto. L’impresa incaricata a seguito di procedura di selezione di un commissario non potrà, fino alla conclusione dei lavori affidati, essere invitata da altri commissari». Il che significa che potrà avere altri lavori ma solo se i precedenti saranno conclusi.
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