TERAMO . Aiuti alle imprese del cratere sismico abruzzese per oltre tre milioni di euro. È quanto prevede l’avviso pubblicato dalla Regione che recupera e rende di nuovo disponibili fondi inutilizzati di bandi precedenti per i territori colpiti dal terremoto del Centro Italia. Si tratta di risorse destinate a investimenti da parte, in particolare, di attività commerciali, privilegiando quelle che si trovano nei centri storici. A illustrare l’iniziativa è stato, ieri mattina, nella sala consiliare della Provincia, il governatore Marco Marsilio insieme al direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Vincenzo Rivera, affiancato dai dirigenti Daniela Valenza e Piergiorgio Tittarelli, e al presidente dell’amministrazione provinciale Camillo D’Angelo.
CHI INTERESSA
Il bando si rivolge alle aziende che hanno sede o unità produttive, nel caso di ditte estere, in uno dei 23 comuni del cratere 2016: Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Campli, Capitignano, Castel Castagna, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso, Montereale, Montorio al Vomano, Pietracamela, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia e Valle Castellana. A disposizione ci sono 3,25 milioni, ma la somma è destinata a crescere con fondi inutilizzati provenienti da altri bandi. Nel provvedimento è stabilito di dividere equamente l’importo tra due tipologie di intervento.
COSA FINANZIA
Il 50% è destinato, infatti, al potenziamento di imprese già operanti e la restante metà finanzierà la nascita di nuove aziende. I progetti ammissibili al finanziamento devono riguardare la produzione, con l’acquisto di macchinari o la realizzazione di opere murarie destinate a sviluppare l’attività, e iniziative promozionali che comportino l’acquisizione di strumenti e competenze legate al marketing. L’investimento per il quale si può richiedere il contributo deve oscillare tra una quota minima di 20mila e il massimo di un milione di euro.
IL CONTRIBUTO POSSIBILE
Il finanziamento erogabile coprirà fino all’80% del costo ammesso, entro il limite di 200mila euro. Le domande andranno presentate non oltre mezzogiorno del 19 dicembre e l’inoltro dovrà avvenire tramite la piattaforma telematica all’indirizzo web https://sportello.regione.abruzzo.it/ cui accedere tramite identità digitale. La valutazione dei progetti sarà affidata a una commissione, nominata da Rivera, sulla base dei parametri di assegnazione dei punteggi. Saranno esaminate nel merito le proposte che supereranno la prima fase istruttoria relativa al possesso dei requisiti richiesti. Risulteranno ammessi i progetti che avranno ottenuto almeno 35 punti.
L’EFFETTO ATTESO
«Si tratta di fondi residui di bandi emessi da Invitalia che sono stati recuperati grazie alla norma inserita, su nostra iniziativa, nel decreto Ricostruzione del Governo Meloni che ha dimostrato così di ascoltare il territorio», spiega Marsilio, «serviranno a sostenere le attività imprenditoriali, con una premialità per chi riapre nei centri storici che hanno subìto un forte depauperamento dopo il sisma. Il modello è quello del bando “Fare centro” adottato per il post-sisma all’Aquila. Lo abbiamo adattato alle esigenze del territorio e crediamo che possa ottenere gli stessi risultati».
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