CHIETI. I pagamenti di stipendi e fornitori degli Istituti riuniti di assistenza San Giovanni Battista rischiano di essere bloccati da una richiesta pignoramento che, secondo l’ente, non può avere seguito. È l’ultima tegola che cade sull’Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) 01 della provincia di Chieti, attualmente titolare della convenzione socio-sanitaria degli Istituti riuniti, ex Case di riposo. Una tegola che rischia di «mettere in discussione la continuità del servizio socio-assistenziale», come spiega una nota firmata dal presidente Concezio Tilli e dal consigliere Augusto Di Boscio.
«La Asp 01 ricorre al giudice per farsi riconoscere l’applicazione dell’articolo 159 Tuel a salvaguardia delle somme utili e necessarie ad erogare assistenza», annunciano Tilli e Di Boscio, citando la normativa che prevede «la “impignorabilità” individuando le somme destinate a finalità indispensabili per consentire la vita dell’ente e il perseguimento delle finalità primarie», che, come ricordano presidente e consigliere, sono «il pagamento delle retribuzioni del personale o delle rate di mutui e l’espletamento dei servizi essenziali».
Con i conti bloccati, insomma, gli Istituti riuniti rischiano di ritrovarsi in ginocchio. Tutto nasce con il fatto che «un creditore dell’Asp 01 ha notificato un pignoramento presso terzi per un importo superiore all’attuale somma depositata, sia alla banca tesoriera che ad altro terzo», riferiscono Tilli e Di Boscio, «la banca tesoriera ha vincolato le somme bloccando l’operatività del conto dell’ente, rendendo impossibile ogni pagamento. È stato dato mandato difensoriale per l’opposizione all’esecuzione presso il tribunale di Chieti, con richiesta di sospensiva, con udienza anticipata rispetto a quella indicata in citazione dal pignorante. È evidente che, se il tribunale non dovesse disporre la sospensione del pignoramento e lo svincolo delle somme, l’Asp», temono presidente e consigliere, «sarà nell’impossibilità di pagare stipendi e fornitori e sarà conseguentemente messa in discussione la continuità del servizio socio-assistenziale».
In questo contesto è stato chiesto inoltre il sostegno della Regione, che «è stata informata della situazione ed è stato chiesto un intervento istituzionale utile a monitorare l’impasse», chiosano Tilli e Di Boscio, «anche per la risoluzione della situazione debitoria dell’Asp che è legata sicuramente a una crisi finanziaria pluriennale, aggravata dai maggiori costi dell’emergenza Covid, dalla crisi energetica e dall’inflazione».
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