CARSOLI. Resta sospeso il comandante della polizia locale di Carsoli. Il Tribunale di sorveglianza dell’Aquila ha respinto la richiesta di revoca delle misura cautelare avanzata da Stefano Zazza. Truffa, peculato e falsità ideologica. Con queste accuse, agli inizi di febbraio, il capo dei vigili urbani era stato sospeso per otto mesi dall’incarico. Come accertato dagli inquirenti, il capitano sarebbe accusato di numerose e ripetute assenze ingiustificate dal servizio, durante le quali avrebbe attestato falsamente la propria presenza tramite il cartellino elettronico in dotazione. Molteplici anche le contestazioni relative all’utilizzo di veicoli di proprietà del Comune per esigenze private. Il gip Maria Proia ha motivato così la sospensione a carico di Zazza: «Contenere la condotta illecita, ponendo fine a quell’abitualità di comportamenti che si sono tradotti in un vero e proprio stile di vita».
A far scattare l’indagine la denuncia presentata nel 2019 ai carabinieri dal sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro dopo quanto accaduto il 30 agosto. Racconto agli atti dell’inchiesta. Quel giorno la responsabile dell’area Servizi generali del Comune, la dottoressa Marzano, contatta Nazzarro. Ci sono degli alberi da tagliare e la ditta incaricata chiede l’ausilio dei vigili urbani. Ma non ci sono agenti da inviare. E Zazza non si trova, come riportato nell’ordinanza. Eppure quel 30 agosto, così come da verifica dei turni, Zazza doveva essere in servizio. Aveva effettuato tre timbrature in ingresso (alle 14.30, alle 15.42, alle 18.25) e due in uscita (17.30 e 18.25). La dirigente aggiunge di aver trovato chiusi gli uffici della polizia locale. A seguito dell’episodio la sindaca decide di svolgere ulteriori accertamenti. Ed emergono «gravi mancanze». Gli episodi contestati vanno dal 16 settembre al 9 ottobre 2020. Più un altro in data 14 giugno 2021 (timbrature fittizie, per il gip, con un rientro dalle ferie finalizzato a truffare l’amministrazione).
Nel corso dell’indagine, i carabinieri di Tagliacozzo hanno accertato che Zazza è impegnato nel settore della commercializzazione e dei raduni di auto d’epoca o di interesse storico, la cui attività è gestita dall’associazione sportiva Asd Garage Zazza. L’indagato si occupa in prima persona del restauro di tali mezzi ed è titolare di un’impresa agricola con sede in via Mazzarino a Carsoli. Il comandante Zazza è difeso dall’avvocato Omar Sanelli. (f.d.m.)
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