LANCIANO. C’è maretta in maggioranza? Se lo chiede il consigliere del Pd Leo Marongiu all’indomani del consiglio comunale che ha visto il rinvio da parte della maggioranza, per un successivo approfondimento, del regolamento sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà portato all’attenzione dell’assemblea civica dall’assessora al patrimonio e urbanistica, Graziella Di Campli. In aula si è assistito a un vivace botta e risposta tra i consiglieri, tra cui il capogruppo di Fratelli d’Italia, Gabriele Di Bucchianico.
«Un regolamento», fa notare Marongiu, «che sta passando in tanti consigli comunali e che invece diventa terreno di scontro dentro la maggioranza su un punto particolarmente “sentito” dall’assessore Di Campli che ha voluto ben due commissioni distinte e che, pur di fronte alla disponibilità della minoranza a votare a favore, si è trovata contro il volere dei consiglieri di maggioranza di dare un segnale preciso. Nonostante l’irritazione dell’assessora, non particolarmente sostenuta dal sindaco nell’occasione (Paolini ha ricordato che il consiglio è sovrano e che, essendo un regolamento complesso, destinato a persone non abbienti, si sarebbe potuto dare al documento una dimensione migliore, ndc), il capogruppo di Fdi ha dato la linea, forse per far pesare il recente passaggio alla Lega della Di Campli». «Un segnale chiaro dei consiglieri», insinua ancora Marongiu, «nonostante la difesa tentata dal capogruppo della Lega verso la sua assessora».
Negli ultimi due punti sono stati invece rinnovati l’affidamento in house alla Eco.Lan del servizio di igiene urbana con il voto a favore da parte della minoranza, «a rivendicare il lavoro enorme fatto con la Eco.Lan in città dal 2015 in poi», spiega l’esponente Pd, «quando trasformammo la società con la giunta Pupillo e con i sindaci di centrosinistra, dopo l’eredità pesante sui rifiuti lasciata dalle prime amministrazioni Paolini e poi affidato il servizio di manutenzione del verde pubblico alla stessa Eco.Lan con voto di astensione di gran parte della nostra opposizione a rimarcare l’intenzione di valutare questo nuovo impegno che, tuttavia, lascia fuori scuole e Villa delle Rose, dunque un affidamento monco».