PESCARA. «Dopo la bozza del Piano nazionale degli aeroporti, che individua Ancona come nodo strategico della rete centrale ai danni di Pescara, si profila un altro scippo per l’Abruzzo: in un disegno cervellotico che vede accorpati i territori di Umbria, Abruzzo e Molise, la sede del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria verrebbe localizzata a Perugia. È l’ennesima riprova dell’inesistente peso politico di questa giunta regionale a livello nazionale». È il commento del deputato del Pd Luciano D’Alfonso, dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai sindacati per il trasferimento dell’amministrazione penitenziaria.
«Accade infatti che lo schema di decreto del presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del ministero della Giustizia prevede l’accorpamento di Abruzzo e Molise con l’Umbria», sostiene D’Alfonso, «una decisione che rasenta l’assurdo: l’Abruzzo accoglie il grosso del personale lavorante nelle carceri e possiede un maggior numero di istituti penitenziari».