CHIETI. La notte precedente tutti davanti a scuola a cantare la celebre “Notte prima degli esami” di Venditti. Poi, nonostante si sia tornati a casa a notte ormai inoltrata, ieri mattina, ore 8,30, tutti in classe per la prima prova d’esame.
Battesimo del fuoco per i circa 930 maturandi delle scuole superiori teatine che hanno iniziato ieri l’esame di stato. La prova, tornata alla sua vecchia formula post Covid-19 dall’anno scorso, anche quest’anno si conferma con lo stesso impianto: due scritti e un colloquio. A giudicare i ragazzi sono commissioni composte da membri interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno.
La prima prova è uguale per tutti. I ragazzi hanno dovuto scegliere tra sette tracce proposte dal ministero: dagli evergreen Ungaretti e Pirandello all’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini, passando per le riflessioni della giurista Maria Agostina Cabiddu, dello storico Giuseppe Galasso e per l’affascinante riscoperta del silenzio proposta da Nicoletta Polla-Mattiot, per terminare con l’attualissimo mondo di profili, selfie e blog del testo tratto da Maurizio Camilito. Ce n’era per tutti i gusti.
Ma tra vocabolari e ansia da prestazione, a far da padroni in molti casi sono stati afa e caldo. Le temperature eccezionalmente alte di ieri si sono fatte sentire tra i banchi del liceo scientifico Masci, soprattutto nella sede scalina.
«È andata abbastanza liscia, il problema principale era il caldo che portava un po’ a deconcentrarmi», dice lo studente del Masci Samuele Costantini, «l’ansia, almeno per questa prima prova, è stata tendente allo zero. La prova è iniziata abbastanza tardi perché le tracce hanno tardato ad arrivare e l’esame è di fatto cominciato alle 9,30».
Samuele ha scelto la traccia relativa all’arte e alla bellezza del testo di Cabiddu: «Penso sia stata una delle tracce meno scelte, l’ho capito confrontandomi con i miei amici che hanno optato per la maggior parte per la traccia B1 sulla guerra fredda o per quella su Pirandello e l’industrializzazione».
Andrea Martini, rappresentante d’istituto allo Scientifico, ha scelto la traccia su Pirandello: «Affrontare la prima prova di maturità è sempre un momento carico di emozioni e aspettative. Quest’anno le tracce proposte si sono rivelate molto interessanti, in particolare l’analisi del testo in prosa e i temi di ordine generale. Personalmente ho scelto la traccia su Pirandello che mi ha permesso di confrontarmi con temi di attualità, offrendo l’opportunità di mettere in luce il mio percorso di studi».
Prova iniziata in ritardo anche al liceo classico Vico. «Ho scelto l’elogio dell’imperfezione», dice la studentessa del Classico Giulia Luongo, «un argomento molto attuale in questa società che propone tanti modelli di perfezione. Per adesso è andata bene, vedremo ora come sarà la versione di greco. Mi spiace lasciare questa scuola», conclude Giulia, «dove ho costruito negli anni molti legami». (a.i.)
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