MONTESILVANO. Fumata bianca per la nuova squadra di governo del primo cittadino riconfermato Ottavio De Martinis che ha deciso di prendersi ancora qualche giorno per l’attribuzione delle deleghe. Sette assessori, quattro uomini e tre donne, e un presidente del consiglio, attraverso i quali il sindaco ha cercato di assecondare le aspettative dei tre principali gruppi di maggioranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Montesilvano Sceglie), lasciando fuori la Lega. Ma l’unico componente del Carroccio, il consigliere Ernesto De Vincentiis, che lunedì in consiglio comunale ha dichiarato pubblicamente il proprio malcontento e quello del partito per non essere stati coinvolti nelle trattative, non è il solo ad essere rimasto con l’amaro in bocca.
A registrare la delusione maggiore, infatti, l’assessore uscente e riconfermato Francesco Di Pasquale (Fratelli d’Italia) che, eletto “mister preferenze” con 1.503 voti ottenuti, già assaporava il ruolo di vicesindaco che, invece, è andato nuovamente a Paolo Cilli (Forza Italia). Una decisione giustificata dalla necessità di mantenere gli equilibri tra le forze in campo, avendo il partito della Meloni già ottenuto quattro incarichi (tre assessori e il presidente del consiglio) di cui tre al maschile.
Il passo indietro di Forza Italia, che avrebbe voluto inserire tre uomini, e che alla fine ha messo in campo la terza donna (Alice Amicone) necessaria al sindaco per il rispetto della parità di genere, è stato premiato con la riconferma del vicesindaco, anche se con un piccolo colpo di scena dovuto al fatto che i rumors parlavano di Alessandro Pompei e che anche lo stesso De Martinis, al momento della presentazione della sua giunta, ha avuto un attimo di esitazione.
Tornando al mancato vicesindaco, Di Pasquale si è sfogato sul suo profilo social, salvo poi fare un passo indietro, cancellando il primo post e sostituendolo con uno meno polemico. In un primo momento, infatti, Di Pasquale aveva scritto: «Nella vita si vince e si perde. Oggi per il sottoscritto è il giorno della sconfitta. Rappresentare la mia città ancora da assessore è sicuramente un onore e un onere, ma oggi Francesco Di Pasquale non è una persona contenta. Un grazie ancora per il sostegno, ci sono e ci sarà sempre per tutti. Chiedo scusa». Nella seconda versione, invece, l’assessore ha corretto il tiro così: «Assessore e non vicesindaco. Rinnovo i miei ringraziamenti alle 1.503 persone che mi hanno sostenuto e a tutti i cittadini che hanno preferito altri candidati. Come sempre svolgerò il mio ruolo con serietà, passione e dedizione».
Per la seconda volta, dunque, De Martinis è stato costretto a fare i conti con il malcontento di un componente della sua giunta durante il primo consiglio comunale, legato proprio all’incarico di suo vice. Già nel 2019, al fotofinish il sindaco aveva attribuito il ruolo a Cilli, nonostante pare che Lino Ruggero avesse già in mano il decreto firmato per quello stesso incarico. Una circostanza che vide la seduta iniziare con un’ora di ritardo e senza la presenza dei tre consiglieri di Forza Italia (oltre a Ruggero anche Valter Cozzi e Francesco Maragno) che, dopo aver abbandonato l’aula, tornarono sui propri scranni a consiglio già iniziato.
Passando al toto-deleghe, ci sarebbero riconferme in vista per Ruggero, che dovrebbe continuare a occuparsi dei lavori pubblici, per Pompei allo sport, alle politiche giovanili e al cimitero, per Valentina Di Felice al bilancio e tributi, così come pare che anche in questo secondo mandato De Martinis terrà per sé l’urbanistica. A Di Pasquale, invece, potrebbero andare le manutenzioni e probabilmente il verde pubblico, a Cilli nuovamente la pubblica istruzione, mentre per quanto riguarda le new entry, Alice Amicone dovrebbe ottenere commercio e Suap e Corinna Sandias occuparsi di turismo, eventi e associazioni.