
PESCARA. Proseguono disagi e proteste a Porta Nuova per l’avvio della raccolta porta a porta dei rifiuti senza preavviso da parte del Comune. La situazione, con il passare dei giorni, non sembra affatto migliorare. Ora, si è scoperto che la metà dei residenti del quartiere non ha ancora ritirato i kit per fare la differenziata e quindi diversi cittadini continuano a lasciare le buste con i rifiuti ovunque nelle strade dove sono stati rimossi i cassonetti. In particolare, sono stati presi d’assalto cestini e quei pochi bidoni rimasti.
L’estensione del porta a Porta nel quartiere è cominciato il 23 ottobre scorso. Sono 146 le strade interessate e circa 8mila le utenze. Dallo scorso 16 ottobre è cominciata la distribuzione dei kit gratuiti per il conferimento alle famiglie, ossia mastelli e buste e per questo sono stati istituiti due punti di ritiro, uno a piazza Grue e l’altro nei locali della stazione ferroviaria di Porta Nuova. Ma solo in pochi finora hanno provveduto al ritiro del materiale. Su 8mila famiglie, sarebbero già in possesso dei kit solo 3.900 utenti.
Kit che comprendono un mastello da 25 litri con cestino all’interno per la raccolta dei rifiuti organici; 150 buste in materiale biodegradabile; 25 sacchi di carta impermeabile da 80 litri ciascuno per il conferimento della carta; 50 buste di colore giallo da 110 litri l’una per la raccolta di plastica e metallo; 50 buste di colore grigio semitrasparente da 75 litri ciascuna per la raccolta del secco residuo. Queste buste sono dotate di numero seriale associato alla singola utenza. Su richiesta vengono fornite anche 50 buste in plastica profumata da 75 litri per la raccolta di pannoloni e pannolini.
I punti di raccolta in piazza Grue e alla stazione ferroviaria sono aperti da lunedì al sabato, dalle 11.30 alle 14.30 e dalle 16 alle 18. Mentre per le utenze non domestiche, ossia per le attività commerciali, Ambiente sta provvedendo alla consegna domiciliare dei materiali necessari. Ciascun utente, spiega una nota del Comune, dovrà portare con sé ed esibire la tessera sanitaria dell’intestatario della Tari, con foglio di delega nel caso si trattasse di persona diversa dall’utente intestatario.
Tuttavia, molti residenti non sono stati informati dei tempi e delle modalità per il porta a porta a causa di un errore di comunicazione. A rivelarlo sono stati lunedì scorso l’assessore Isabella Del Trecco e il presidente di Ambiente Ricardo Chiavaroli durante la loro audizione in commissione comunale. «Il quartiere è stato diviso in tre macro aree P1, P2 e P3», hanno spiegato, «e il disguido che si è creato è stato lo scollamento tra Ambiente, che ha avviato la rimozione dei cassonetti e la società incaricata di fare cassettaggio per informare gli utenti della necessità di andare a ritirare il proprio kit. Ambiente avrebbe dovuto comunicare alla società di iniziare l’informazione nella macro area P1, la prima a subire la rimozione dei cassonetti. In assenza di comunicazione la società ha iniziato il cassettaggio nella macro area P3».