POPOLI. Difficile immaginare che, proprio nella città definita “delle acque”, si debba vivere con poche gocce di acqua. Sono giorni, infatti, che molte famiglie del centro storico sono in condizioni di disagio lamentando una scarsa pressione dell’acqua che non permette loro nemmeno un utilizzo minimo. In particolare, i maggiori disagi si stanno registrando nella parte alta del paese che da via Giordano Bruno culmina nella piazzetta di San Lorenzo.
«É questione nota che la rete fognante e l’acqua siano un disastro nel centro storico popolese», lamentano i residenti, «ma in questo periodo», sostengono, «è decisamente peggiorata. La pressione troppo bassa non consente l’avvio delle caldaie, soprattutto in quelle abitazioni che non hanno l’autoclave. La pressione nelle case è molto bassa e anche le storiche fontanelle ne hanno meno; siamo costretti a scaldare l’acqua con le pentole per lavarci, pur pagando le bollette con una tariffa che è tra le più alte dell’Abruzzo».
Diverse le segnalazioni inoltrate dai cittadini al Comune e all’Aca, l’azienda consortile acquedottistica.
Il sindaco Dino Santoro dice di conoscere perfettamente la situazione, visto che il Comune lavora da anni sugli interventi stradali riscontrando diverse problematiche legate alle tubature usurate: «Il problema è in particolare su via Giordano Bruno. Nel corso degli anni abbiamo realizzato diversi interventi in quella zona. Essendoci sia una linea acquedotto sia quella su due serbatoi – uno in via Castello e una al Peep2 – i problemi si presentano da sempre nelle case che non risultano agganciate al serbatoio. Stiamo lavorando ogni giorno a stretto contatto con l’ufficio tecnico dell’Aca», afferma il sindaco, «che propone di aggiungere un serbatoio oppure di intervenire sulle numerose perdite occulte. Questo va fatto di notte con strumenti appositi molto sensibili ai rumori».
E continua Santoro: «Una grossa perdita occulta è stata appena rilevata su via Saffi, le abitazioni che ne risentono sono naturalmente quelle più in alto. Con i fondi del Pnrr riconosciuti ai Comuni del cratere come Popoli, abbiamo a disposizione dieci milioni di euro per strade e sottoservizi e, da via Garibaldi al quartiere Sant’Anna, rifaremo tutto. Sono sicuro che dopo questo ingente lavoro, anche il problema dell’acqua nel centro storico sarà risolto. Siamo arrivati alla soluzione anche per il problema nelle strade dalle scuole superiori passando per via Galilei fino al depuratore. Qui», assicura il sindaco Santoro, «l’Aca interverrà con un milione di euro per rifare il sistema fognario usurato dal tempo».
Silvia Lattanzio
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