
LANCIANO. Sarà demolito e ricostruito. A oltre 10 anni dalle richieste di intervento dei residenti di Torre Marino, Santa Maria dei Mesi, Candeloro e non solo, e a 5 anni dall’apposizione del senso unico alternato e del divieto di transito per i mezzi pesanti, tra cui gli autobus del servizio urbano, arrivano dalla giunta regionale i 780mila euro necessari per la messa in sicurezza del cavalcaferrovia di Torre Marino. «Bisogna firmare la convezione con la Regione e poi partiremo con l’appalto e i lavori visto che la progettazione c’è», dice l’assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba (FdI).
IL PONTECrepe che si allungano e allargano dalla base del ponte fino al livello della strada; cemento sgretolato, ferri sporgenti, parapetto staccato dalla strada. E ancora: da agosto 2018 senso unico alternato e limitazioni. Sono le condizioni disastrose e pericolose del ponte che dalla variante tra Lanciano e Castel Frentano, va verso le contrade di Torre Marino, Santa Maria dei Mesi, Candeloro ed è percorso da quanti devono raggiungere anche zone come San Iorio, o Frisa, evitando di transitare per Lanciano centro. Problemi di sicurezza che in realtà ci sono da anni: nel 2010 l’associazione le “Tre contrade” evidenziò le prime crepe, realizzato attorno al 1955, e chiese interventi alla Sangritana e al Comune. Ma nulla. Nel 2018, dopo il terremoto, ci furono prima la chiusura e poi le limitazioni che portarono proteste e disagi notevoli per i residenti delle contrade che sono stati anche privati del servizio di trasporto pubblico. Da gennaio 2020 c’è il progetto per i lavori redatto dall’ingegnere Antonio Giancristofaro, ma mancavano i fondi, i 780.000 euro.
FONDI E PROGETTOÈ tramite la legge 145/2018 sulla messa in sicurezza territorio che la giunta regionale ha concesso i soldi al Comune. «Per Fratelli D’Italia questo ponte è da sempre una priorità», interviene Gabriele Di Bucchianico, consigliere comunale e coordinatore FdI. «Lo avevamo detto nel 2021 in campagna elettorale ai residenti: “Questo ponte lo ricostruiremo”. Nel 2022 facemmo un sopralluogo col sottosegretario della Regione, Umberto D’Annuntiis, e da allora si sono susseguite comunicazioni, solleciti, viaggi a Pescara e a L’Aquila per trovare il canale giusto di finanziamento. Oggi la Regione impegna 780mila euro per la ricostruzione del ponte. Siamo soddisfatti, ma saremo appagati solo quando il cavalcaferrovia sarà restituito ai cittadini». «Ponte importante per la viabilità da e verso le contrade», aggiunge l’assessore regionale Nicola Campitelli, «ma anche perché sotto il ponte, sul tracciato ferroviario, passerà la pista ciclopedonale che collega Lanciano, Castel Frentano con la costa dei trabocchi». I tempi per realizzare l’opera? «Il progetto esecutivo c’è da gennaio 2020», spiega l’assessore lavori pubblici Paolo Bomba, «entro fine anno firmeremo la convenzione con la Regione, poi avvieremo l’iter per l’appalto. Il ponte sarà demolito e la ricostruzione prevede una struttura in calcestruzzo prefabbricata. Questo intervento per noi è importante tanto che avevamo previsto un piano B: avremmo chiesto un mutuo per la messa in sicurezza provvisoria per eliminare il divieto di transito e assicurare il trasporto scolastico con un progetto redatto sempre dall’ingegnere Giancristofaro. Ora grazie ai fondi possiamo realizzeremo il progetto definitivo».
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