
ROSETO. Sono ripartiti ieri mattina gli ultimi lavori per la realizzazione del ponte ciclopedonale in legno sul Vomano che dovrebbe essere pronto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Cantiere riaperto, dunque, a una settimana dalla morte di Flavia Di Bonaventura, la 22enne rosetana, investita a Scerne di Pineto sulla strada statale 16 mentre era in bicicletta con due amici. La tragedia ha scosso una comunità intera, e in molti hanno espresso indignazione per i ritardi legati alla realizzazione del ponte la cui esistenza che avrebbe potuto evitare la tragedia. Ieri mattina, alla ripresa dei lavori, nel cantiere erano presenti anche tecnici della Provincia intervenuti per un sopralluogo. Con gli ultimi interventi saranno sistemate le rampe di accesso e, ultimati i lavori, sarà effettuato il collaudo. Poi avverrà la consegna della struttura. «Mancano gli ultimi interventi e in pochi giorni i lavori saranno conclusi», spiega il consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici Lanfranco Cardinale, «stiamo già predisponendo il piano del collaudo statico per l’apertura tra fine settembre e ottobre”.
Sulla tragedia di Flavia e sulle polemiche legate alla mancata realizzazione del ponte, Cardinale dice: «Mi dispiace molto. Ho grande rispetto per il dolore della perdita di una persona, ma bisogna dire le cose per come sono andate. Abbiamo fatto il ponte, è un miracolo. Se non si andava su alcune scelte che questa amministrazione provinciale ha fatto, il ponte non si sarebbe fatto e sarebbe ripartito tutto da capo perché si perdevano i finanziamenti e quattro o cinque anni. Abbiamo fatto un miracolo nell’aver ripreso quest’opera. La ditta ha lavorato con serietà, i problemi sono stati legati alla fornitura dei materiali, se non arriva il materiale non puoi lavorare. Abbiamo la struttura tecnica in Provincia che segue giornalmente i lavori».
Anche il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura aveva sottolineato, scusandosi personalmente per i ritardi, il massimo impegno per portare a termine l’importante opera. Sempre Di Bonaventura aveva parlato della volontà della Provincia di intitolare il ponte a Flavia Di Bonaventura, spiegando di voler sentire le amministrazioni comunali di Roseto e Pineto e la famiglia della 22enne. Quella del ponte ciclopedonale in legno sul Vomano è una storia infinita, iniziata il 23 giugno 2017 con una cerimonia dove venne annunciato che la nuova opera, per un importo di un milione e 400mila euro, sarebbe stata completata in sei mesi. Una serie di vicissitudini e il cambio delle ditte in corso d’opera hanno determinato un allungamento dei lavori di un ponte fondamentale per il completamento della bike to coast nella provincia teramana. Da Martinsicuro a Silvi, infatti, il tratto tra Pineto e Roseto resta l’unico non collegato. Intanto, così come già emerso nei giorni scorsi, sta meglio il ragazzo che era in bici con Flavia e che è stato risvegliato dal coma farmacologico. Nelle prossime ore, inoltre, sarà fissato l’interrogatorio di garanzia per Davide De Felicibus, il 34enne cameriere di Atri che era alla guida della macchina che ha travolto e ucciso la ragazza: l’uomo era ubriaco e guidava un mezzo senza assicurazione.
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