TERAMO. Il Tar salva il concorso della Provincia che lo scorso autunno aveva portato all’assunzione del comandante di Polizia provinciale Pasquale Vittorini.
I giudici del tribunale amministrativo dell’Aquila hanno infatti rigettato il ricorso presentato da Fabio Di Vincenzo, agente di polizia provinciale da anni alle dipendenze dell’ente di via Milli e per lunghi periodi facente funzioni di comandante, secondo il quale il concorso indetto era in contrasto col regolamento interno della Provincia.
Regolamento che individua il ruolo di comandante come una posizione organizzativa, un incarico cioè che il presidente affida ad un agente già in servizio per l’ente e rientrante nella categoria D. Per anni a Di Vincenzo è stato attribuito questo incarico, fino all’indizione del concorso pubblico che è stato molto partecipato e nel quale ad avere la meglio è stato Vittorini, avvocato con un recente passato in politica come consigliere comunale a Teramo.
Il tribunale regionale amministrativo, esaminati gli atti, ha rigettato il ricorso sulla base del principio che il reclutamento dei dipendenti pubblici «deve avvenire per pubblico concorso» e che «deroghe a detto principio sono ammesse dal terzo comma dell’articolo 97 Costituzione nei soli casi stabiliti dalla legge».
Non solo: i giudici sottolineano che vi è anche una normativa regionale sul punto, la 42 del 2013 che all’articolo 5 «conferma la regola costituzionale, laddove stabilisce che l’incarico di comandante dei corpi di polizia degli enti locali deve essere conferito per concorso».
Gli atti normativi secondari, nel caso specifico il regolamento della Provincia, «non possono derogare al dettato costituzionale e alla legge regionale che vi si conforma» sentenzia il Tar rigettando il ricorso. Vittorini, che in questo procedimento è stato assistito dall’avvocato Luigi Guerrieri, resta perciò al suo posto. Ad assistere Di Vincenzo sono stati gli avvocati Lorenzo De Gregoriis e Martina Barnabei.
Veronica Marcattili
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