
SILVI. Dopo l’ennesima tragedia sfiorata dello scorso 20 agosto, dovuta al crollo – in zona Piomba – di un pino secolare in mezzo alla strada e in pieno giorno, che per fortuna ha fatto danni solo a cose distruggendo una moto e danneggiando altri veicoli, si riaccendono i riflettori sulla necessità per il Comune di Silvi di dotarsi di un Piano del verde urbano, strumento che servirà a prevenire incidenti simili grazie al monitoraggio e alla mappatura delle piante in tutto il territorio della città. L’assessorato al verde retto da Carmela Di Febo si è detto pronto ad affrontare la questione dopo aver verificato la disponibilità in bilancio delle somme necessarie.
La misura era stata richiesta più volte a gran voce dall’associazione ambientalista Conalpa, che aveva depositato una petizione popolare già nel 2019 con unito un resoconto sui rischi e le necessarie verifiche periodiche da effettuare su tutto il patrimonio arboreo. La presidente dell’associazione Monica D’Aurelio in una sua relazione aveva ultimamente segnalato la necessità di tagliare i pini secchi all’interno della pineta litoranea del Cerrano per evitare incendi in vista del Ferragosto e aveva tuonato: «A distanza di tre anni dalla presentazione della nostra petizione purtroppo non abbiamo avuto riscontri. La nostra cittadina attende ancora lo strumento di gestione del verde pubblico, che è importante sotto diversi punti di vista: un verde più rigoglioso con alberi in salute è fondamentale per la sicurezza e per la prevenzione delle frane e smottamenti, combatte l’inquinamento e dona spazi per la vita sociale dei cittadini».
Chi ha assistito al cedimento del fusto la scorsa settimana in via Leonardo da Vinci ha fatto notare come, nonostante la chioma del pino fosse verde, il tronco fosse invece completamente marcio. È stato solo l’ultimo evento simile: già ai primi di agosto il Comune transennò un alto pino sul lungomare centrale all’altezza di piazza dei Pini. Altri fusti alle prime intemperie sono crollati su via Garibaldi vicino agli alberghi. La scia di alberi caduti e rami spezzati si allunga se si guarda agli ultimi anni.
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