MONTESILVANO. Troppe criticità nel restyling di via D’Andrea in fase di realizzazione con 1,8 milioni di euro di fondi del Pnrr. A segnalarlo, dopo atto un accesso agli atti, sono i consiglieri di opposizione Luca Verrocchio (Movimento 5 Stelle) e Francesca Giuliani (lista civica Fabrizio D’Addazio sindaco), che contestano innanzitutto la scelta di approvare il progetto in giunta senza passare per il consiglio comunale.
Tra i punti contestati, i consiglieri denunciano poi l’incompatibilità per disabili e passeggini: «La configurazione attuale del progetto, che prevede aree per cani e aree fitness interamente su sabbia, presenta una seria problematica di accessibilità. Questo design rende praticamente impossibile l’accesso a persone con disabilità e a famiglie con passeggini, creando una barriera significativa». E ancora, Verrocchio e Giuliani contestano la posizione dell’anfiteatro che sorgerà nell’area e che, con 200 posti, non sarà in grado di sostituire l’attuale teatro del mare. «Proponiamo di realizzarlo di dimensioni più grandi in aree più idonee, ad esempio all’interno di piazza Germania, prevista nel piano urbanistico del PP1». Gli esponenti della minoranza, poi, chiedono che il tratto di via D’Andrea che da progetto sarà chiuso al traffico, resti accessibile e che sia dotato di piste ciclabili.
Protesta anche sul verde. «Il progetto prevede l’abbattimento di 58 alberi adulti e la piantagione di soli 25 alberi di modeste dimensioni su 340 metri di lunghezza disponibili per ogni lato», proseguono Giuliani e Verrocchio che chiedono, dunque, la piantumazione di 130 alberi così da garantire ampie zone di ombra. E ancora, il dito della minoranza viene puntato anche sulla trasparenza e sui costi. Nel primo caso, «il progetto non è stato reso disponibile sul sito Internet del Comune, come previsto dalla normativa», evidenziano, «né è stato adeguatamente pubblicizzato attraverso i canali di comunicazione dell’amministrazione. Inoltre, non sono stati coinvolti i cittadini delle zone interessate, in violazione dei principi di partecipazione democratica e trasparenza. La nostra preoccupazione è che tali omissioni siano indicative di una mancanza di fiducia nel progetto da parte degli stessi attori protagonisti, che potrebbero temere le critiche dei cittadini».
Sul fronte dei prezzi, invece, Verrocchio e Giuliani chiedono spiegazioni in merito ai costi di alcune voci, come le due fontane da 108mila euro l’una o il bagno autopulente da 90mila euro, che non essendo presenti nel prezziario regionale, avrebbero avuto bisogno di una specifica analisi dei prezzi con la richiesta di almeno tre preventivi, che non sono emersi durante l’accesso agli atti. Infine, arrivando su via Rossi, i consiglieri evidenziano il restringimento della carreggiata dovuto alla nuova pista ciclabile e propongono di rivalutare gli spazi della strada.