TERAMO. L’autovelox è solo il primo passo. Nel piano della Provincia per la sicurezza stradale ci sono investimenti su tecnologie digitali e sostenibilità ambientale destinati a creare la «viabilità intelligente». A illustrare il progetto è il presidente Camillo D’Angelo che prende spunto dai dati registrati dalle telecamere posizionate all’altezza della galleria di Piancarani lungo la strada che collega Teramo alla Val Vibrata. Nei primi 48 giorni di funzionamento del sistema che rileva la velocità dei mezzi in transito, sanzionando quelli che superano il limite del 90 all’ora, sono state riscontrate più di seimila violazioni. Per la Provincia, tradotto in soldi, si tratterà di incassare tra 150mila e 160mila euro, ma lo scopo dell’iniziativa è tutt’altro. «Non intendiamo fare cassa», premette D’Angelo, «ma avviare un percorso che garantisca la sicurezza delle strade e l’incolumità di chi le utilizza». I dati registrati lungo la Pedemontana che porta in Vibrata parlano chiaro. «Al di là del numero delle infrazioni la velocità media rilevata è molto alta», fa notare il presidente, «l’autovelox non salva vite, ma è un deterrente contro il rischio di incidenti soprattutto nei punti più critici».
Nella galleria di Piancarani, rileva il presidente, il limite poteva essere abbassato a 70 orari. «Abbiamo lasciato i 90 all’ora proprio per evitare una scelta vessatoria», tiene a precisare, «anzi, abbiamo tarato il sistema a 96, per cui considerato che la velocità indicata dal tachimetro di un’auto è leggermente più alta di quella effettiva, la multa scatta ai cento orari». La presenza del sistema di controllo è ampiamente segnalata, tra l’altro, e dunque ci sono tutte le condizioni per non incappare nella sanzione. Entro l’anno prossimo l’autovelox fisso entrerà in funzione anche lungo la provinciale 8, la cosiddetta Bonifica del Salinello, altra strada ad alto rischio di incidenti, e successivamente sarà attivato lungo la Sp1 che costeggia il Tronto. «L’installazione degli impianti sarà sempre preceduta da una fase di analisi dei flussi veicolari e delle velocità di transito», spiega D’Angelo, «ma si tratta di interventi preparatori all’attuazione del piano per le strade intelligenti». La Provincia, infatti, è in corsa per finanziamenti legati al progetto Elena, bando europeo che punta all’ammodernamento delle infrastrutture viarie. L’obiettivo è incassare tre milioni di euro da utilizzare in prima battuta per la provinciale 8. «Si tratta di risorse che serviranno sia a favorire la sostenibilità energetica, con l’installazione di colonnine per le ricariche elettriche e pannelli fotovoltaici per l’illuminazione, sia a garantire informazioni in tempo reale agli automobilisti, attraverso una linea wi-fi e segnaletica che fornisca indicazioni su densità di traffico, limiti di velocità e condizioni di percorribilità, anche per poter inoltrare richieste di intervento in caso di incidenti o altre necessità».
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