VASTO. Temperature record a Vasto e San Salvo. Scatta il piano per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, nel condividere le richieste avanzate nei giorni scorsi da Lucio Girinelli, segretario della Filca Cisl, ha invitato i responsabili dei cantieri edili e delle fabbriche a seguire gli indirizzi dell’Inail per evitare problemi al personale. Pilkington da giorni ha attuato un piano che prevede il ristoro dei lavoratori nei momenti più critici della giornata.
In città e nel circondario aumenta il numero di persone colte da malore a causa del caldo torrido. Il caldo africano non dà tregua nemmeno alle fabbriche. «Le rsu», spiega Emilio Di Cola, della Cgil, «in accordo con le aziende quando le temperature arrivano ai limiti della sopportazione mettono a disposizione acqua ma anche sali, potassio e magnesio. Avviene alla Pilkington e negli stabilimenti inglobati di Primo e Bravo. Nel caso di Pilkington la situazione è monitorata costantemente vicino ai forni. In diverse occasioni è stato sospeso il lavoro nelle ultime quattro ore della mattina e nelle prime quattro ore del pomeriggio». Il colosso internazionale del vetro già un anno fa aveva programmato adeguate misure antistress da calore: pause più lunghe, ventilatori sulle postazioni e distribuzione di acqua e sali minerali.
Il problema del caldo torrido riguarda tutte le fabbriche del territorio. I sindacati hanno chiesto per questo al governo un decreto. I palliativi adottati da Pilkington comunque soddisfano Cgil, Cisl e Uil. L’Inail da parte sua ha diffuso a tutte le imprese un decalogo per superare questo periodo dell’anno con meno traumi: dotare i lavoratori di protezioni adeguate, rendere disponibile acqua per bere e rinfrescarsi, riorganizzare i turni di lavoro, modificando gli orari per ridurre l’esposizione dei lavoratori al calore, rendere accessibili aree ombreggiate per le pause.
Il sindaco Menna invita anche i responsabili dei cantieri edili a seguire le indicazioni. «Le raccomandazioni», dice Menna, «contenute nel decalogo redatto dall’Inail per assicurare un’efficace pianificazione degli interventi aziendali contro il rischio generato dall’incremento di frequenza e intensità delle ondate di calore, sono sacrosante e vanno seguite. Giustissime anche le richieste avanzate dalla Filca Cisl e che riguardano i cantieri edili. I turni di lavoro possono essere modificati cercando di evitare le ore più calde della giornata. Basta qualche piccolo accorgimento per lavorare meglio in attesa che passi questa bolla africana. In fondo», conclude il primo cittadino, «è un vantaggio anche per i datori di lavoro avere personale meno provato».
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