PESCARA. Domenico Pettinari anticipa i tempi e conferma la sua candidatura a sindaco alle prossime comunali del 2024. Lo fa prima con un post su Facebook e poi con dei volantini che sta già distribuendo in giro in cui c’è scritto «Pronto a servire la nostra Pescara» con sotto il suo numero di cellulare. Insomma, a dieci mesi dal voto il vice presidente del consiglio regionale è già in campagna elettorale. E non sono mancate le prime reazioni dal Movimento 5 Stelle, suo attuale partito e dal Pd.
L’ANNUNCIO Le dichiarazioni di Pettinari condite di critiche al Pd e al centrodestra del resto, non lasciano dubbi sul fatto che ha già fatto la scelta di correre a sindaco con una propria lista civica. «Mi chiedono insistentemente di fare il sindaco della nostra Pescara e mi chiedono se sono disponibile ad assumere questo onorevole servizio», ha scritto, «sono pronto a servire la nostra Pescara candidandomi a sindaco se continueranno a chiedermelo». Poi le critiche a sinistra e a destra. «Mi chiedono con quale partito», ha proseguito, «ho sempre sostenuto e sostengo che centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia che hanno fatto solo del male alla nostra terra adottando politiche da me sempre contrastate. Non credo nei ravvedimenti strumentali per fini elettorali e non credo nei loro programmi che sono libri dei sogni dove si scrivono tutto e il contrario di tutto solo per agevolare ipocrite alleanze e farsi votare». E ancora: «Sono odiato per le mie idee e per la mia coerenza. Diversi esponenti del M5S non accettano le mie vedute e mi vorrebbero fuori. Esponenti locali del M5S non hanno esitato nel chiedere più volte la mia testa anche in mia presenza. Sono pronto, se dovesse servire, a guidare liste civiche, non sarò disponibile ad accettare chi si allea con il centrodestra o con il centrosinistra nella mia regione. Per me Pd, FdI, Lega e Forza Italia sono uguali, li combatto da sempre e li combatterò».
LE REAZIONI Il Movimento 5 Stelle ha subito dato un altolà a Pettinari. «Con M5S non può candidarsi perché ha già fatto due mandati alla Regione e lo statuto non consente di superare questo limite», ha messo in chiaro il vice capogruppo Paolo Sola, «in base alle regole del mandato zero ora potrebbe fare solo il candidato al consiglio comunale con la lista M5S. Anche l’ipotesi di appoggiare una sua lista civica non sarebbe possibile, perché ad esempio in Sicilia non è stato consentito. A meno che non dovesse arrivare in futuro qualche modifica del regolamento». Una linea, questa, confermata anche dal coordinamento regionale del Movimento 5 Stelle. «Pettinari ha assunto anche il ruolo di segretario provinciale M5S», ha ricordato la capogruppo Erika Alessandrini, «e ora decide di candidarsi a sindaco con una lista civica spiazzando tutti, ma così fa saltare i ponti». Diversi, invece, i commenti giunti dal Pd. In primis dal deputato Luciano D’Alfonso, che in passato aveva avuto qualche contrasto con Pettinari. «Io ho molta simpatia per la sua radicalità», ha detto il parlamentare, «questo è un tempo nel quale serve radicalità e conoscenza delle procedure. Sono contento che lui abbia scelto di cimentarsi nella decisione pubblica, perché solo la protesta lo faceva incompleto. Sono incuriosito e spero che riesca a mettere insieme un’offerta politica capace di dare un grande contributo alla città». Incerto un eventuale appoggio del Pd a una civica di Pettinari. «Dobbiamo prima pensare se fare delle alleanze a livello regionale, poi si deciderà per le comunali», ha affermato il consigliere regionale Antonio Blasioli. «Dobbiamo riunire gli organismi di partito per decidere», ha concluso il segretario provinciale Nicola Maiale.