
PESCARA. Lavori sulle strade, pulizia della città, sicurezza e occupazione. Ecco le priorità di Domenico Pettinari se dovesse essere eletto sindaco. Lo ha rivelato lui ieri durante una conferenza stampa con alcuni attivisti per confermare la sua candidatura a primo cittadino alle prossime elezioni comunali di giugno 2024.
Pettinari, vice presidente del consiglio regionale, scenderà in campo con alcune liste civiche perché, ha ribadito, non intende allearsi né con il centrodestra e né con il centrosinistra. E tra pochi mesi lascerà anche il Movimento 5 Stelle. «Lascerò il gruppo M5S al termine della legislatura regionale a marzo 2024», ha assicurato. Impossibile, quindi, che Pettinari possa ripensarci e, in proposito, ieri ha rivelato anche un retroscena: «Il Movimento 5 Stelle mi ha chiesto di correre per loro, ma io ho detto no».
«INDAGATI ECCELLENTI» Ma la conferenza stampa è cominciata in un altro modo. Pettinari l’ha convocata soprattutto per parlare di ciò che è accaduto a livello giudiziario nei giorni scorsi. «La stampa, ancora una volta», ha affermato, «riporta notizie di indagati eccellenti, esponenti della politica regionale, su inchieste che riguardano la sanità abruzzese. Sono informazioni che non avrei mai voluto leggere, che apprendo con rammarico perché vanno a danneggiare l’immagine della Regione Abruzzo». Il riferimento del candidato sindaco è all’inchiesta sugli appalti Asl che vede 13 indagati tra politici e dirigenti con accuse che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.
«VADO DA SOLO» Ed è anche per questo motivo che Pettinari ha deciso di correre da solo con alcune liste civiche. Per adesso, ne sono già pronte 2 e i loro nomi verranno rivelati nei prossimi giorni. «Vorrei che il sistema politico e amministrativo», ha fatto presente, «si dotasse degli anticorpi necessari per evitare disfunzioni della cosa pubblica a danno della collettività. Non fu condivisa, mesi fa, la mia richiesta di un consiglio regionale straordinario che permettesse di discutere in maniera trasparente delle inchieste. Inchieste che stavano e stanno interessando diversi consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti». «Inchiesta», ha precisato, «che, nuovamente, rafforza la mia tesi: destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia. Ho sempre ribadito di essere fermamente contrario ad alleanze con i partiti di centrodestra e di centrosinistra e rigetto l’idea di formare governi di assembramento con tutte le forze politiche». E ancora: «Non ho condiviso e non condivido l’alleanza in Regione tra Pd, Movimento 5 Stelle, esponenti di Italia Viva, Azione e affini, a maggior ragione alla luce di quest’ultima inchiesta pesantissima che vede coinvolti anche esponenti del Pd regionale. Ribadisco con forza che mi considero sempre più distante dalle forze presenti in queste coalizioni. Non le sosterrò e contrasterò sempre, con estrema trasparenza, ogni azione politica contraria agli interessi dei cittadini».
«ECCO PERCHé MI CANDIDO» Durante l’incontro, rispondendo alle domande dei giornalisti, Pettinari ha rivelato anche i motivi che lo hanno portato a scendere in campo. «Da tanti anni i cittadini mi chiedevano di candidarmi a sindaco», ha sottolineato, «il centrodestra e il centrosinistra, che sono due facce della stessa medaglia, hanno fallito su tutti gli aspetti. Questa è una città sporca, maleodorante, piena di buche nelle strade, insicura. Bisognerebbe partire da queste cose per cambiare davvero il volto di questa città. Però questo si può fare senza partiti, slegato da questi perché hanno tutti fallito. Quindi, l’unico modo per cambiare davvero e rappresentare un’alternativa credibile è quella di guidare una coalizione civica all’interno della quale ci saranno tantissime professionalità e tantissime competenze per dare un futuro migliore ai pescaresi».