ROCCASPINALVETI. La comunità di Roccaspinalveti si mobilita e lancia un appello per convincere la Cei a non rimandare nel suo Paese d’origine, il Congo, don Odon Ilunga, parroco dallo scorso 13 settembre del piccolo Comune. Nonostante don Odon sia arrivato a Roccaspinalveti solo da cinque mesi, la sua preparazione e sensibilità sono riusciti a conquistate le famiglie e soprattutto molti giovani. A Roccaspinalveti l’idea di veder partire don Odon non piace. Purtroppo una norma della Conferenza episcopale italiana prevede che i parroci che provengono da fuori diocesi non possono essere retribuiti per più di dieci anni dalla Cei. I fedeli stanno cercando di convincere le autorità preposte a concedere una deroga. I parrocchiani hanno quindi deciso di invocare l’aiuto dell’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. «Le norme vanno rispettate», dice il sindaco Claudia Fiore, «don Odon però è stato un parroco davvero bravo e preparato, ha conquistato i fedeli e per questo loro stanno cercando di trovare una soluzione che eviti il trasferimento». Domenica i fedeli saranno in piazza Roma con un banchetto per la raccolta delle firme, e c’è anche chi pensa di avviare anche una petizione on line per prolungare il mandato del parroco, chiedendo alla diocesi di farsi carico del “rimborso spese” del sacerdote congolese. (p.c.)
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