TERAMO. Messaggi di insulti e minacce, pedinamenti e svariate telefonate anche nel cuore della notte: la dinamica dell’ennesima storia di stalking è drammaticamente la stessa, ma questa volta i protagonisti sono diversi. Non è un ex marito, un ex compagno, un ex fidanzato a far precipitare nell’inferno: questa volta ad agire è una ex. Sotto accusa è finita una trentenne teramana rinviata a giudizio per stalking al termine dell’udienza preliminare davanti al giudice Roberto Veneziano. I fatti per cui la donna è finita a processo risalgono al 2023. La vittima è l’ex fidanzato che, secondo la ricostruzione fatta dalla Procura dopo una sua denuncia, per mesi sarebbe stato perseguitato dalla donna che non si sarebbe rassegnata alla fine della relazione. A tal punto da seguirlo sul posto di lavoro, nella palestra da lui frequentata, da lasciargli messaggi sulla macchina minacciando gesti estremi, da contattare i suoi familiari per convincerlo a riprendere la relazione. L’uomo nella sua denuncia racconta che lei non ha mai accettato l’idea che lui potesse avere una nuova relazione sentimentale. E per questo avrebbe iniziato a perseguitarlo con telefonate e messaggi, a volte anche tante in poche ore. Per giorni lo avrebbe seguito all’uscita dal lavoro, sulla strada che lo separa dall’ufficio e dalla sua abitazione. Lui, prima di intraprendere la via della denuncia, ha cercato la mediazione di amici comuni per convincerla a interrompere telefonate e blitz notturni. Ma tutto si è rivelato vano. Fino alla denuncia.(d.p.)
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