BUSSI. Anche ieri mattina, come accadeva spessissimo, si stava dedicando alla cura del suo giardino, in via della Madonnina, a Bussi. Stava abbassando il tronco di un salice, ormai secco, servendosi di una sega elettrica. All’improvviso è finito nel fiume ed è morto. Non c’è stato niente da fare per Gustavo Matricciani, 84 anni, il cui corpo è stato recuperato a circa 600 metri di distanza da lì, all’altezza dell’opera di presa, una sorta di diga che dirotta una parte dell’acqua. Una fine inimmaginabile per una persona conosciuta e stimata a Bussi, insieme alla moglie Raffaella che era in giardino con lui quando si è verificata la tragedia. È stata lei a lanciare l’allarme, a chiedere aiuto. Ma è stato inutile. Quando sono arrivati i vigili del fuoco di Popoli e di Pescara (con il gruppo speleo fluviale), i carabinieri di Bussi con il maresciallo Francesco Macchia e il personale del 118 inviato da Pescara, per il pensionato non c’era più niente da fare. Il corpo è stato recuperato e, nelle ore successive, trasportato all’ospedale di Pescara, per una ispezione esterna, mentre gli uomini dell’Arma della compagnia di Popoli (coordinati dal maggiore Giovanni Savini) avviavano subito gli accertamenti sull’accaduto. Sul posto anche il vice sindaco Paolo Salvatore.
Matricciani si trovava all’esterno del giardino di casa sua, attorno alle 10. E il giardino dà direttamente sull’argine del fiume. Con una sega elettrica stava tagliando un salice quando è finito nel corso d’acqua. La sega elettrica ha smesso di funzionare ed è stato quel silenzio a richiamare l’attenzione della moglie di Matricciani. Mentre si stava prendendo cura dell’orto ha capito che era accaduto qualcosa, si è accorta che il marito non c’era più e ha chiesto aiuto. Il corpo del pensionato è stato recuperato a circa 600 metri da lì, nel punto in cui c’è l’opera di presa, che ha fatto da barriera. Lì ho hanno cercato i soccorritori che lo hanno trovato senza vita. E ora ci si interroga sulla causa dell’incidente che si è rivelato fatale per l’84enne, rientrato a Bussi per la pensione dopo aver lavorato al comune di Milano. «Era una brava persona», dice il sindaco Salvatore La Gatta e lo dimostra il grande gesto di generosità di cui si era fatto promotore. «Nei mesi scorsi», ricorda il primo cittadino, «è venuto in Comune e ci ha annunciato di voler donare all’amministrazione una casa, sottoposta a lavori di ristrutturazione post terremoto. Una casa che gli sarebbe stata riconsegnata sistemata, grazie ai fondi del terremoto, e che lui voleva mettere a disposizione delle persone bisognose».
Matricciani lascia, oltre alla moglie, i figli Alberto e Maurizio.
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