AVEZZANO. Tre nuove aree senza auto in centro città: la maggioranza dà il via libera alla pedonalizzazione di un altro tratto di via Corradini compreso tra via Veneto e corso della Libertà; dell’ultimo tratto di via Cataldi (fino all’incrocio con via Corradini) e del tratto di corso della Libertà, dall’incrocio con via Corradini fino all’altezza di via Monsignor Bagnoli. Quest’ultima area pedonale coincide con la prima fase del più ampio progetto di pedonalizzazione e restyling di corso della Libertà. Progetto che l’amministrazione comunale ha affidato all’architetto Giovanni Rebecchini con l’obiettivo finale di ridare dignità a questo angolo del centro che versa da anni in stato di degrado e abbandono.
IL PROGETTO
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha approvato lo studio di fattibilità del progetto complessivo. Il primo intervento da mettere in cantiere riguarderà la pedonalizzazione del tratto iniziale di corso della Libertà.
Gli uffici comunali procederanno con la redazione del bando progettuale per l’affidamento dei lavori e, infine, con la realizzazione dell’opera.
Il progetto, nel suo complesso, ha l’ambizione di creare un’area omogenea, organizzata e attrezzata per essere vissuta da tutti i cittadini attraverso una razionalizzazione degli spazi per pedoni, ciclisti e automobilisti.
Il tutto, ovviamente, tenendo presenti le esigenze della sicurezza e delle imprese che operano nella zona.
IL DIBATTITO
Sul restyling della strada che collega piazza Risorgimento al piazzale della stazione ferroviaria si è aperto un dibattito in seno alla maggioranza che sostiene Di Pangrazio. Sulla pedonalizzazione della via, assessori e consiglieri sembrano compatti. Ad accendere il dibattito nelle stanze di Palazzo di città sono le coperture disegnate da Rebecchini e la possibilità di prevedere dei varchi per le auto in corrispondenza di via Bagnoli e via Valeri per evitare di stravolgere anche l’attuale piano traffico nelle strade limitrofe. Sulla scorta di quanto già accaduto per piazza del Mercato, il tema coperture sta generando un acceso dibattito. Nei suoi elaborati l’architetto ha proposto tre tipi di pensiline, rigorosamente illuminate che rappresentano l’elemento centrale del “disegno”. A far da contorno elementi di arredo urbano, chioschi e una nuova pavimentazione a raso. Ad ogni modo, su questi temi, è intenzione dell’amministrazione avviare un confronto con la città subito dopo il voto delle regionali.
L’ALTRO PROGETTO
L’altro progetto destinato a cambiare una porzione di città è la realizzazione della passerella sopraelevata che collegherà l’area verde di piazza Torlonia al castello Orsini. Sarà in acciaio e lunga 140 metri. Si chiamerà via di piazza Torlonia. Al camminamento pedonale sopraelevato si accederà con un sistema di ascensori e rampe per permettere a tutti i cittadini di godere della nuova passeggiata di Avezzano, compresi quelli con difficoltà motoria, ma anche mamme con carrozzine e passeggini. Il ponte sarà, poi, caratterizzato da elementi di arredo urbani e piccole oasi verdi disseminate lungo il percorso. Il tutto, in questo caso, senza compromettere la viabilità esistente. La realizzazione della passerella sopraelevata, con tre accessi e terrazza panoramica rientra in un maxi progetto denominato “Riqualificazione urbana, architettonica e archeologica di piazza San Bartolomeo in connessione con il castello Orsini e piazza Torlonia», meglio conosciuto come “Avezzano storica”.