CARSOLI. Slitta di tre giorni la manifestazione dei sindaci e degli amministratori di Abruzzo e Lazio contro il caro pedaggi.
La protesta per la mancata convocazione del tavolo istituzionale chiesto a gran voce dal comitato che dal 2018 lotta contro l’aumento dei ticket autostradali e per gli interventi di messa in sicurezza di A24 e A25 doveva tenersi martedì prossimo alle 10 davanti al piazzale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma a causa dell’indisponibilità dell’area il sit-in è slittato a venerdì 10.
«I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati dal 3 gennaio 2018 contro il caro pedaggi e per la sicurezza della A24 e della A25», hanno spiegato i membri del comitato, «annunciano che il presidio davanti al ministero per le Infrastrutture e dei Trasporti per martedì 7 novembre dalle 10, per indisponibilità, comunicata dalla questura di Roma, del piazzale antistante al ministero, si terrà venerdì 10 novembre sempre a partire dalle 10».
La manifestazione, quindi, nonostante le rassicurazioni arrivate nelle ultime ore dal ministero guidato da Matteo Salvini, si farà. I sindaci e gli amministratori che dalla scorsa primavera aspettano di essere convocati vogliono avere delle risposte concrete.
Per ora il ministero si è limitato a spiegare che i dirigenti sono al lavoro per trovare delle soluzioni percorribili ai problemi posti dal comitato senza però scendere nei dettagli. Per gli amministratori di Abruzzo e Lazio tutto questo non basta e quindi torneranno nuovamente in piazza per ribadire tutta la loro contrarietà al modo di operare del ministro Salvini che ad oggi non ha ancora risposto alla loro richiesta di convocazione del tavolo istituzionale con i vertici del ministero, i rappresentanti del comitato, i dirigenti dell’Anas, il commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Corrado Gisonni, e quello per l’adeguamento sismico e la sicurezza delle autostrade A24 e A25, Marco Corsini.
«Saranno invitati a partecipare al presidio», hanno concluso i componenti del comitato, «anche i parlamentari, nonché i presidenti e i consiglieri delle Regioni Lazio e Abruzzo».
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