LANCIANO. Una vita spezzata in un drammatico incidente stradale in un giorno di spensieratezza e una famiglia distrutta dal dolore che ora ha visto chiudersi la parte penale del processo scaturito dall’incidente dinanzi al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lanciano, Giovanni Nappi.
Parliamo di Donatella Salvatore, 56 anni, di Civitaluparella che ha perso la vita nell’incidente all’incrocio dello stabilimento Honda in Val di Sangro il 26 maggio 2022 e della sua famiglia, in particolare del marito e della figlia che pure rimasero gravemente feriti nello scontro. Dinanzi al giudice Nappi, Marco Scutti, 53 anni, di Atessa, difeso dagli avvocati Marco Di Giulio e Massimiliano De Feo, di Pescara, accusato di omicidio stradale aggravato dalle lesioni gravissime e dalla velocità. Scutti tramite i legali ha patteggiato la pena: un anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa, 2 anni di sospensione della patente e risarcimento danni alle 7 parti civili, patrocinate dagli avvocati Diana Peschi e Filippo D’Aloisio da stabilire in separata sede.
Il 26 maggio 2022 Salvatore con il marito e la figlia Francesca, consigliera comunale a Pietraferrazzana, erano diretti in Val di Sangro per gli ultimi acquisti in vista del matrimonio del fratello di Francesca, Giuseppe; Donatella era alla guida della Dacia Sandero. Come ricostruito dai carabinieri di Atessa guidati dal capitano Alfonso Venturi, la Dacia dalla rotatoria sulla strada provinciale 119 imboccò la principale via Italia all’incrocio davanti allo stabilimento Honda. In quel momento da sinistra proveniva il suv Range Rover Evoque del 53enne di Altino, che travolse l’auto. Un impatto, sulla carreggiata percorsa dal Range Rover, violento visto che il suv viaggiava ad una velocità di oltre 100 km/h – limite 50 -.
Il corpo della donna rimase incastrato tra le lamiere dell’auto, lo liberarono i vigili del fuoco di Casoli, mentre Francesca fu trasferita a Pescara, dove è rimasta in prognosi riservata con una lesione midollare di cui porta ancora i segni, mentre il papà Antonio fu trasportato a Chieti – prognosi di 60 giorni – dove c’era anche il 53enne, per lui una prognosi di 30 giorni. (t.d.r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .