
TERAMO . L’ultimo confronto prima del voto: idee, progetti e appelli dei candidati sindaco di Teramo sono andati in onda ieri sera su Rete 8 all’interno della tribuna elettorale condotta dal direttore Carmine Perantuono. Carlo Antonetti (forze civiche e centrodestra), Gianguido D’Alberto (Pd, Cinque stelle e civici) e Maria Cristina Marroni (civica) hanno risposto alle domande del caposervizio del CentroDino Venturoni a poche ore dall’apertura delle urne. Toni pacati e contenuti concreti, con qualche stoccata politica. Diversi i temi in campo: dalla viabilità alle manutenzioni, dalla macchina amministrativa al parco fluviale fino all’ipotesi ballottaggio che si profilerebbe laddove nessuno dei candidati superasse il 50% delle preferenze. Una possibilità che Antonetti, D’Alberto e Marroni preferiscono non tenere in considerazione: tutti si sono detti impegnati al superamento del primo turno, ragionando per step.
I primi due hanno messo in chiaro la distanza siderale che li caratterizza, senza possibilità di dialogo. Marroni, che nel ballottaggio potrebbe essere ago della bilancia, ha detto di volersi basare sui temi, a partire dall’ospedale, e confrontarsi con la sua squadra. Il nodo ballottaggio ha chiuso il dibattito televisivo, che si era aperto con la questione della macchina amministrativa: D’Alberto ha riavvolto il nastro al 2018 quando i dipendenti erano 230 con tanti pensionamenti alle porte. «Abbiamo fatto concorsi, assunto 80 unità e pianificato altri interventi. Nonostante le difficoltà, la progettazione del Pnrr è stata rispettata, così come la ricostruzione privata non vede ritardi nelle pratiche», ha detto il sindaco uscente. Per Antonetti serve intervenire «perché i dipendenti devono essere orgogliosi e non demotivati come sono ora», ha detto sottolineando l’inadeguatezza di chi deve organizzare le attività amministrative.
Marroni ha puntato il dito contro i contratti a tempo determinato per alcuni dirigenti, che non consentirebbero una adeguata programmazione del lavoro, ma anche contro le tempistiche per la ricostruzione che intende sanare istituendo «un assessorato alla ricostruzione, diretto da un tecnico». Sulle manutenzioni D’Alberto ha ricordato gli investimenti fatti e le condizioni ereditate: «Dopo 15 anni di totale assenza di cura, siamo intervenuti con 5 milioni di euro di fondi propri sulle strade. Per la prima volta si riqualificano borghi e quartieri e ci sono progetti già finanziati e pronti a partire». Di «narrazione non corrispondente alla realtà» ha parlato Antonetti che accusa l’avversario di interventi spot e di incuria di diverse aree: «Dire che il piano asfalti è partito è un’offesa per i cittadini: ci siete mai passati in piazza Verdi?», ha detto spiegando di voler mettere in atto un metodo organico di intervento usando fondi europei. Marroni ha parlato di «asfalti elettorali», dicendo di volere un censimento delle strade e frazioni per «partire dalle priorità, dividendo il territorio in quattro aree con squadre di manutentori dedicate».
Al centro del dibattito anche la viabilità: Venturoni ha ricordato come giaccia da vent’anni nei cassetti del Comune il progetto della variante Nord che potrebbe migliorare i collegamenti di zone quali Villa Mosca, Castrogno, Colleparco partendo da via Po. Antonetti si è detto pronto a valutare il progetto; Marroni ha ricordato di averlo inserito nel suo programma elettorale; D’Alberto ha spiegato di attendere il piano urbano del traffico in corso di definizione per una pianificazione organica. Sulla centralità del parco fluviale tutti d’accordo, ma sul suo utilizzo c’è qualche divergenza: Antonetti boccia l’allestimento della Fiera dell’agricoltura nell’area verde e ipotizza il prolungamento del parco con percorsi ciclabili verso l’interno. Marroni lo vorrebbe potenziare con punti ristoro, biblioteca per ragazzi, spazi attrezzati con sdraio e ombrelloni. D’Alberto rivendica le opere realizzate: palestre all’aperto due casette, aree bimbi e cura del verde. Difendendo gli eventi al parco, ha infine elencato gli investimenti in programma che vedranno un ascensore, piste ciclabili, nuovi accessi e segnaletica.
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