L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila ha reso noto il risultato del censimento dei parchi gioco nel suo territorio. Ne viene fuori che su sessantaquattro strutture censite quasi un terzo è in stato pessimo o comunque necessita di interventi urgenti per metterle in sicurezza. Tre dei parchi censiti sono gestiti dalle Aduc (amministrazione di Uso civico) e sono in condizioni discrete o buone. Gli altri sono gestiti dal Comune: tanti intorno ai Piani Case, realizzati quindi dopo il sisma del 2009, stanno seguendo il destino (degrado e abbandono) della maggior parte degli alloggi “provvisori”.
DOVE SONO
Il Comune ha allegato alla delibera di Giunta, che prende atto del censimento e dà le linee guida per intervenire, una tabella in cui i parchi gioco malmessi sono indicati in rosso. Gli altri, a seconda delle condizioni, sono segnalati in giallo (buono) o verde (ottimo). Ecco le località dove sono state rilevate le maggiori emergenze: Roio Piano, Pagliare di Sassa (piano case), Camarda, Filetto (già rimosso), Coppito (in due piani Case), Camarda (piano Case), Aragno, Sant’Elia (piani Case), Bazzano (piano Case), San Gregorio map (già rimosso), Onna (villa comunale), Preturo (piano Case), Tempera (piano Case), San Bernardino, Torrione San Pio X (già rimosso), Pettino zona chiesa, Torretta (due parchi gioco).
PERCHÈ IL CENSIMENTO
«Nel territorio comunale», si legge nella delibera, «sono presenti, sia nel centro urbano della città che nelle frazioni, numerose aree verdi e altre a carattere ludico ricreativo che richiedono una continua sorveglianza finalizzata a monitorarne lo stato manutentivo e a garantire funzionalità e adeguati livelli di sicurezza di cui alla normativa vigente. Per la programmazione degli interventi su dette aree, nonché per la creazione di nuovi parchi gioco è fondamentale disporre di un quadro conoscitivo completo in grado di evidenziare le priorità d’intervento».
CHE FARE
La Giunta (l’assessorato è quello guidato da Fabrizio Taranta) sta approntando un “Regolamento del verde” che si farà carico anche delle problematiche relative ai parchi gioco. Ma intanto (entro quattro mesi, si legge sulla delibera) «è necessario organizzare un piano finalizzato a razionalizzare l’intero compendio di aree gioco bambini, mediante interventi di rimozione, sostituzione e manutenzione». Durante il censimento «si è provveduto a procedere con personale operaio dell’ente a rimuovere le attrezzature ludiche che risultavano maggiormente ammalorate e potenzialmente pericolose. Le attività di ispezione e monitoraggio che la norma pone in capo al gestore dell’area gioco, possono essere svolte anche da personale non appositamente qualificato e certificato, avendo funzione prevalente di generico monitoraggio. Viceversa il controllo dovrà essere svolto da personale qualificato e certificato. Si prevede una ispezione annuale principale tesa a verificare le totali condizioni di sicurezza dell’impianto e il relativo accertamento della conformità delle attrezzature ludiche alla norma».
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