CHIETI. Sulla nuova sede del mercato del venerdì non si torna indietro. L’assessore comunale al commercio, Manuel Pantalone, lo dice a chiare lettere anche dopo che 42 ambulanti su 62 gli chiedono con una petizione di fare dietrofront. La petizione è arrivata in Comune, ma l’assessore non demorde: «Il mercato non può tornare su corso Marrucino per una serie di impedimenti tecnici ostativi. Sul Corso ci sono varie sedi istituzionali oltre che l’ingresso di scuole».
Pantalone spiega poi che lo spostamento è frutto di una decisione non calata dall’alto, ma condivisa con gli operatori di settore, nonostante le accuse di mancata partecipazione mosse da alcuni ambulanti: «La scelta è stata presa all’unanimità dal tavolo tecnico con le associazioni di categoria», dice Pantalone, «questo è il consesso deputato a esprimersi nel merito. Poi, nei giorni successivi, sempre per la massima condivisione, abbiamo convocato una riunione in remoto con gli operatori del mercato, ma nessuno di loro si è collegato, ci sono i verbali che lo dimostrano. Dai colloqui telefonici pareva che non ci fosse alcun problema». Insomma, Pantalone non si sarebbe mai tirato indietro rispetto alla possibilità di dialogare con tutti, sarebbero stati invece gli ambulanti a tirarsi indietro, salvo ora tornare a chiedere un incontro attraverso una petizione. Incontro che comunque ci sarà: «La prossima settimana», dice infatti Pantalone, «è già in programma una nuova riunione».
Al di là della disponibilità nel ricevere gli ambulanti, Pantalone, però, mostra anche una certa irritazione: «Certe dichiarazioni non vanno proprio bene, ci vuole rispetto per le istituzioni e per le scelte compiute e, come detto, ampiamente condivise». Insomma, apertura nei confronti della categoria per quanto riguarda l’incontro già fissato per giovedì prossimo, ma nessuna possibilità di tornare indietro rispetto alla decisione sulla nuova sede di via della Liberazione e via XXIV Maggio. «Il mercato resta nell’attuale posizione», ribadisce Pantalone, «come deciso all’interno del tavolo tecnico con le associazioni, ma siamo sempre pronti ad ascoltare gli operatori per apportare gli eventuali accorgimenti del caso».
Pantalone conta anche sul fatto che non tutti gli ambulanti che hanno firmato la petizione in realtà vogliano tornare in corso Marrucino. Maurizio Tiberio, ad esempio, dice di aver firmato soprattutto per riuscire ad avere un incontro con l’assessore. Per il resto si dice convinto che «il mercato non deve tornare lungo corso Marrucino, perché in quella sede non entrano tutti i banchi. Io penso che il mercato debba essere tutto unito. Certo qualcosa si può ancora migliorare e per questo l’incontro con l’assessore è molto importante».
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