TERAMO . Manutenzioni, mutui e l’avvio del piano per il recupero delle palazzine popolari di via Longo. L’avanzo di bilancio 2023, che approderà in consiglio domani per il varo definitivo, consentirà all’amministrazione di pianificare spese aggiuntive a quelle già inserite nel documento contabile per quest’anno. Da impegnare ci sono cinque milioni di euro, il tesoretto utilizzabile per gli investimenti in opere pubbliche che rientra nei 51 milioni provenienti dalla scorsa annualità e in gran parte destinati ad accantonamenti per varie voci di rischio o a copertura di imprevisti e vecchi debiti. Tra gli interventi da finanziare c’è dunque l’avvio del recupero degli edifici d via Longo. Il progetto da 15 milioni per sei palazzine, di cui quattro da demolire e ricostruire, è tra quelli finanziabili con i fondi Pinqua, il piano nazionale per la qualità dell’abitare, ma che non ha ancora ricevuto un centesimo.
«In attesa che il Governo ci assegni i fondi», spiega il sindaco Gianguido D’Alberto, «interverremo sui primi due immobili che saranno riqualificati senza doverli abbattere». L’operazione, che sbloccherà l’intervento rimasto al palo da anni in attesa delle risorse, si concretizzerà tramite l’impiego di una parte dell’avanzo di amministrazione dell’anno scorso o attraverso l’accensione di un mutuo. Proprio il tesoretto rimasto in cassa permetterà all’amministrazione di dare seguito alla recuperata capacità di indebitamento. «Abbiamo già programmato investimenti per 160 milioni di euro nel prossimo triennio», premette il primo cittadino, «ma grazie al lavoro degli uffici finanziari sulla ripulitura del bilancio da residui e altri elementi risalenti ad anni passati abbiamo un ulteriore margine di intervento sul patrimonio pubblico». I mutui, che si attesteranno a circa quattro milioni, anche se andrà valutato l’impatto degli interessi sul medio e lungo periodo, serviranno dunque a finanziare interventi che non hanno coperture economiche derivanti da finanziamenti nazionali o europei. A questa categoria di opere appartengono le manutenzioni. «Asfalti ma non solo», chiarisce D’Alberto, «a cui destineremo risorse per proseguire il programma avviato sul territorio e al quale abbiamo già destinato in totale sei milioni».
Altra priorità per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, che sarà operativo con le variazioni di bilancio che saranno portate all’esame del consiglio a partire da maggio, è relativa al completamento di opere in corso e che potrebbero andare incontro all’aumento dei costi o incappare in spese impreviste. «Creiamo un budget che potrà essere impiegato anche nell’acquisto di arredi», fa notare il sindaco, «ad esempio per le scuole finanziate con i fondi della ricostruzione post-sisma destinati solo agli interventi strutturali, ma anche per il teatro». L’amministrazione, insomma, attingerà da quella somma per le spese accessorie alle grandi opere legate al Pnrr o all’emergenza per il terremoto del Centro Italia. Ulteriori segnali di attenzione, stando a quanto previsto dall’amministrazione, riguarderanno le frazioni, anche in questo caso tramite l’integrazione del piano in corso, ma anche il patrimonio culturale per il quale non sono stati attivati altri canali di finanziamento, come la riapertura dell’antica torre bruciata.
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