CHIETI. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) indaga sugli atti del Comune e trova, di nuovo, un’altra «incongruenza». Nel mirino questa volta c’è l’impianto sportivo Palatricalle “Sandro Leombroni”: l’ufficio vigilanza dell’Anac chiede informazioni sulle modalità di affidamento e gestione alla società che, inoltre, risulterebbe irregolare perché coinvolta in un contenzioso con il Comune. Adesso c’è un mese di tempo per spedire tutto agli uffici dell’Anticorruzione, pena l’avvio di un procedimento sanzionatorio.
LA LETTERA La lettera dell’Autorità, a firma del dirigente Ilario Sorrentino, è indirizzata al Comune di Chieti e all’attenzione del dirigente del III settore, l’architetto Carlo Di Gregorio. Secondo quanto risulta agli uffici dell’Anac, il Palatricalle sarebbe stato affidato in via diretta alla società Città di Chieti fino al 30 giugno 2024. A confermare la concessione è poi la determina numero 820 del 28 settembre di quest’anno. Atto che, scrive Anac, «non risulta pubblicato sul sito istituzionale internet del Comune».
LE IRREGOLARITàVenendo alle irregolarità: «Il disciplinare allegato alla determina», continua l’Autorità, «indica un aggiudicatario diverso». Ad essere chiamata in causa è la società Chieti Fc 1922. Ma c’è una svista. Il disciplinare, prosegue l’Anac, «indica un diverso impianto sportivo oggetto di concessione, lo stadio “Guido Angelini”». Un errore degli uffici, forse, che però ha subito attirato l’attenzione dell’Anticorruzione. Il Comune è quindi invitato entro 30 giorni «a fornire informazioni sull’affidamento dell’impianto avendo cura di indicare l’affidatario della gestione, le modalità di individuazione dell’operatore economico e la normativa di riferimento, nonché il tipo di contratto stipulato (importo, rilevanza economica o meno, durata e condizioni contrattuali)».
CONTEnZIOSI APERTIMa a quella che potrebbe essere una svista degli uffici c’è di più. «L’attuale gestore», continua la lettera, «sembra essere il medesimo con il quale l’amministrazione ha precedentemente risolto un contratto per inadempimento e con il quale è stato avviato un contenzioso dinanzi al Tar». Nei confronti della società Città di Chieti, presieduta da Fabio La Valle, ci sarebbe infatti un procedimento aperto per danni all’impianto di Sant’Anna. E secondo il regolamento comunale approvato dalla giunta comunale nel 2016 non è possibile affidare una struttura a operatori, o ai legali rappresentanti, che hanno situazioni debitorie con l’ente.
IL SECONDO RICHIAMO In poco più di quindici giorni questo è il secondo richiamo che il Comune colleziona da parte dell’Anac. Precedentemente, le irregolarità erano state riscontrate sulla Teateservizi, la società in liquidazione che si occupa della riscossione delle tasse e della gestione dei parcheggi nel capoluogo teatino. Gli uffici della vigilanza avevano chiesto alla giunta Ferrara una «relazione esplicativa» in merito alla proroga del servizio di riscossione dei tributi. E ora, mentre Palazzo di città corre verso il primo bilancio senza i debiti milionari, c’è un mese di tempo per mettersi il regolare «L’inosservanza del termine», conclude l’Anac nella lettera, «comporta l’avvio del procedimento sanzionatorio».
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