LANCIANO. Nel giorno della festa del lavoro inizia un nuovo percorso, quello legato alla pensione, per l’ostetrica Marirosa Nativio, una delle colonne del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Renzetti. Ma, prima del meritato riposo, Nativio ha chiuso nel migliore dei modi un percorso lunghissimo: aiutando una donna a mettere al mondo il suo bambino. «Non potevo chiudere in un modo migliore», racconta emozionata Nativio, «con l’arrivo, alle 11.30 del 30 aprile, di Luca: 3,490 chili di dolcezza. Un’altra vita e emozioni da condividere con la mamma e il papà».
E sono migliaia i bimbi fatti venire al mondo in 38 anni di lavoro nel reparto, tanti i volti di donna sofferenti e poi felici accarezzati, le mani strette, le parole di incoraggiamento pronunciate. «È un reparto bello e un lavoro ricco di emozioni», riprende l’ostetrica, «dove sono entrata nel 1986 come vigilatrice di infanzia. Poi stando accanto ad un grande professionista come è stato il primario Michele Buonerba ho deciso di diventare ostetrica. Sono legata a tutti i medici, colleghi e colleghe con cui ho lavorato in questi anni ma Buonerba per me è stato un maestro di vita oltre che colui che mi ha aperto le porte della professione. Una gran bella professione grazie alla quale ho visto sbocciare tante vite; in ogni parto che ho assistito si è aperto un mondo unico ricco di emozioni; pianto, gioia, per una madre e un padre con cui condividere la felicità di accogliere la nascita, la vita». Ora Marirosa inizia un nuovo percorso con la famiglia e le sue passioni, lo yoga e la vita campestre, e lascia un reparto dove sono in arrivo i lavori del 1° lotto con la ristrutturazione dell’area ambulatoriale, degli spogliatoi, sala d’attesa, accettazione mentre l’area di degenza sarà ristrutturata entro l’estate. Tutti i lavori si concluderanno entro novembre. (t.d.r.)